1. C'ERA UNA VOLTA EILANTIA

    AvatarBy eilantia il 4 May 2015
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    QUESTO BLOG SERVE A CONSERVARE LE QUATTROCENTO E PIU' GIOCATE, AL MOMENTO, CHE HO SVOLTO COL MIO PERSONAGGIO.
    UN PERCORSO LUNGO PIU' DI 6 ANNI, CHE MI HA DATO TANTO, IN TERMINI DI SVAGO, CONOSCENZE E SODDISFAZIONI.
    UN VIAGGIO CHE VOGLIO CONDIVIDERE CON CHI AVRA' TEMPO E VOGLIA DI CONCEDERSI UNA LETTURA DIVERSA DAL SOLITO.
    UN GIORNO NE FARO' UN LIBRO...PER ORA, DILETTATEVI COSì





    Edited by eilantia - 6/5/2015, 15:11
    Last Post by eilantia il 4 May 2015
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  2. STORIA D'UN LEGAME SPECIALE

    AvatarBy eilantia il 24 May 2015
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    CRISTOBAL [Vicoli -> Ingresso Biblioteca] Semplici pantaloni di pelle nera, la solita camicia bianca di lino. La bandana non calza sul capo ma è quest'oggi legata al polso sinistro con un fiocco. Al fianco destro riposa nel fodero la lunga, regalo di Caska. S'è messo subito in moto non appena ha ricevuto il messaggio firmato da Eilantia. E' passato un pò di tempo dal loro ultimo incontro, ma il Pirata non dimentica. A lei resterà sempre legato. Colei che gli ha mostrato la via. Che lo ha accolto e guidato per i vicoli di Barrington fino alla Guarnigione. Ferma il passo sull'uscio. Indice e pollice della mandritta in un gesto distensivo accarezzano il baffo ed il contorno del pizzetto fin sotto al mento. La strada la ricorda perfettamente. E nel caso ci si perdesse tra gli scaffali basterebbe seguire il profumo della Rosa. Cammina con passo sicuro, talvolta guardandosi a destra e a sinistra curiosando tra i libri fino a giungere al salottino, luogo del loro primo incontro. Sembra una cosa romantica e magari lo è. L'Hispanico è così. S'arresta ora, le iridi scure e profonde in cerca di lei.

    EILANTIA (Salottino) Bella, come la notte eterna che avvolge la cittadina da lune. Forse ancor di più, da quando la gravidanza ne ha ingentilito i lineamenti e reso la pelle ancor più vellutata. Il bustino evidenzia un punto vita di nuovo perfetto e le sovraggonne di seta, scivolano preziose fino al pavimento pregiato. E' vestita di viola, e sono ametiste ad ornare il suo crine nigreo, in un tripudio di bagliori lucenti, alla luce delle torce. Uno scialle le copre parte del busto, ed è allacciato dietro il collo e nel punto vita. E' nero e semitrasparente e contiene un piccolo fagottino accartocciato nel sonno profondo. Un infante di meno d'una luna, attaccato al corpetto della madre, con le sue manine pallide e perfette, all'altezza del cuore. Il petto, cresciuto abbondantemente, dopo la gravidanza, quasi fuoriesce dall'abito. Uno spettacolo accattivante, che induce tenerezza e lussuria al contempo. Vede sopraggiungere il Pirata. Bello e spavaldo, come lo ricordava. Le portò delle rose, la volta scorsa, che profumarono il suo salottino per giorni. Gli sorride suadente ''Cristobal...mio caro...e non vi è falsità in quel saluto intimo, che gli concede allungando le braccia verso di lui e concedendogli di poterle stringere o baciare.

    CRISTOBAL [Salottino] Esattamente bella come la ricordava, e come sarebbe potuto essere altrimenti? Non potrebbe fare a meno di notare alcune differenze tuttavia, alle quali risponderebbe con sincero stupore. Già, perchè in quel salottino lui può essere semplicemente Cristobal. Senza ansie o preoccupazioni può lasciar cadere la maschera di Will il Contrabbandiere e questo rende tutto più semplice e naturale e spontaneo. Ne osserva i lineamenti e le forme, senza vergogna e si sofferma su quel marmocchietto che le riposa in grembo. Splende un sorriso sul volto dell'Hi...

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    Last Post by eilantia il 24 May 2015
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  3. LA TELA DEL RAGNO

    AvatarBy eilantia il 24 May 2015
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    LHAAR [ingresso biblioteca] E' giorno? E' notte? Non fa più differenza ormai, i portali del tempo sono stati risucchiati in una voragine dalla profondità abissale. Sono la presenza e l'assenza di luce a determinare l'arco di una giornata a Barrington, ma ora che la luce non esiste più, ora che è stata cancellata insieme alla sensazione del tepore mattutino scaturito dai primi raggi solari, la perenne notte dei dannati ha congelato il loro mondo facendo di ogni vicolo un buon posto per perdersi, di ogni anfratto un buon posto per morire, di ogni Caotico un infallibile assassino. Il nordico avanza verso la Biblioteca della cittadina sapendo che ivi troverà Discordia, la quale lo sta attendendo. Veste con un paio di pantaloni marroni di semplice fattura, stivali neri in pelle, sopra una camicia bianca a maniche lunghe. Alla cintola è legato un fodero che pende lungo il suo fianco sinistro, all'interno del quale riposa una spada lunga comune. Niente a che vedere con il gioiello di Morte che ha commissionato ai Maestri dei Mestieri, ci vorrà del tempo prima di poterla brandire: Caronte sarà il suo nome, perchè sarà colei che traghetterà le anime degli stolti nemici del Caos tra le fiamme dell'Inferno. Il fu Lhaar di Jeskaal ormai è molto vicino alla porta d'ingresso, avvicina lentamente la mano destra verso il pomello e dopo qualche istante la sospinge verso l'interno, emettendo un lungo e profondo sospiro quando avverte il cigolio dei cardini. Ancora una volta, in quel contenitore di grande conoscenza, verrà piantato il seme del dubbio e dell'incertezza.

    EILANTIA (salottino) I bracieri accesi, le torce fiammeggianti alle pareti. Come ogni giorno ed ogni notte. Come sempre, d'altronde. Non c'è più nulla che spezzi quell'eterno buio, e quel che sembrava un gioco, un trionfante successo dell'Oscurità ed i suoi Dei, comincia a diventare un fastidio. Perchè le sue rose non fioriscono, questa primavera, sua figlia cresce pallida come la luna ed orde di zombie sono alle porte. Quella è una seccatura, e presto sarà un problema uscire, per recarsi in biblioteca, senza che sua figlia diventi un aspirante bocconcino. Ce l'ha indosso, come sempre, la piccola Nemàin, assopita nel suo scialle di seta. Lei è invece avvolta in un abito di preziosa seta purpurea, la cui gonna gioca con trasparenze sovrapposte. Il bustino, stretto in vita, ha solo due lunghe maniche di organza impalpabile, che mostrano il turgore ed il pallore delle braccia, sotto la stoffa sottile. Indossa le gioie e reca con sè i suoi veleni, per quanto i nuovi pericoli ne siano immuni. Il crine è acconciato in elfica foggia e tempestato di piccoli rubini. E' apparentemente serena, con la sua bimba attaccata al petto con le manine. Fa caldo, con tutto quel fuoco acceso. Un caldo che a tratti vela la fronte di sudore. Per questo ha deciso di lasciare la zona dei divanetti più in penombra. Almeno ci si gode un po' di frescura.
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  4. DUE DONNE, DUE SAPERI, TANTI PROGETTI

    AvatarBy eilantia il 24 May 2015
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    EILANTIA (esterno Torre-portone) Conosce bene la strada, Eilantia. L'ha percorsa sovente i tempi in cui frequentava lady Antair. Bevevano infusi e parlavano di tomi e cultura, prima che lasciasse la cittadina per l'Isola. Ora passi veloci la riportano ancora in quel luogo di Sapere e di Pace, perchè lì, nonostante tutto, è sempre stato l'Equilibrio a farla da padrone. Avvolta in un manto nero, col cappuccio alzato, cela un fagottino prezioso. Dovrebbe tenerla al sicuro, si, ma non riesce proprio a privarsi del piacere di averla sempre con sè e di poterla allattare ella stessa. Quando l'enorme portone si palesa, lascia che la mandritta sbuchi dal manto per bussare tre volte col pugno. Poi attende paziente, mentre la mancina va a carezzare la testolina della bimba assopita. Ha mangiato da poco e resterà addormentata per un altro po' di tempo.

    HAD DE MORLOCK {Sala Comune} Kool, il bel custode, ha già ricevuto direttive da Lady De Morlock. Stasera un ospite speciale oltrepassera la soglia della torre. Stasera e solo per stasera non dovrà assolutamente perquisire la donna che varcherà la porta cercando la conoscitrice, non dovrà levare alcuna arma a colei che risponde al nome di Eilantia o Rose. Ha ricevuto una breve descrizione della donna, che la Strega da troppo non vede, l’unica che realmente collega a sua sorella. L’unica che credeva aver perduto, come Sesyl, chissà dove. Tre pugni sul portone e andrà alla porta. Abbastanza facilmente riconoscerà dalla descrizione la donna che Had gli ha citato , ma per sua ossessione per la sicurezza degli arcani gli chiederà conferma del nome. Se fosse, come si spera , uno dei due, non farà altro che accompagnarla al piano di sopra, in sala comune dove Had l’attende. La sala è tornata finalmente al suo antico splendore. Il tavolino al centro del divano e delle poltrone è rifornito per l’ospite. Biscotti al lampone, vino , tisane, idromele sono preparati per l’occasione. Le torce sono accese e il camino riscalda la sala e la illumina donandole quel tocco di calma che manca in città. Kool , annuncerebbe l’ospite alla conoscitrice, la quale in petto non ha altri che il simbolo di congrega. Adornata del suo vestito migliore, lungo in pizzo nero con un corpetto a cuore che le custodisce geloso i seni, e della sua acconciatura elfica oramai perfetta in cui raccoglie i lunghi capelli.

    EILANTIA (ingresso-sala comune) Si presenta all'inserviente, e come ordinatogli, lui la scorta dalla Custode. Nei passi che la portano da lei, lascia che le mani sottili salgano sul capo e lascino scivolare il cappuccio sulle spalle. Il crine acconciato, con filigrana d'argento e piccole ametiste, splende nell'atrio illuminato con torce. Resta invece col manto allacciato. Non lo toglierà finchè non sarà al cospetto della donna. Intanto si guarda intorno. Non è cambiato molto dall'ultima volta, anche se il contributo degli Ospitalieri, che ne sono stati ospiti, e della neo Congrega rientra...

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    Last Post by eilantia il 24 May 2015
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  5. FEARBAS. L'UOMO CHE E' GIA MORTO

    AvatarBy eilantia il 24 May 2015
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    LHAAR [ingresso biblioteca] Il nordico giunge nei pressi della porta che dona accesso alla biblioteca di Barrington, accompagnato da quelle tenebre ormai perenni che impediscono all'astro diurno di illuminare la terraferma. Poggia la mano destra sul pomello e sospinge la porta verso l'interno, molto lentamente, compiendo poi un paio di passi in avanti. La sua figura è quasi interamente avvolta da un mantello nero che riesce quasi a mimetizzarlo in quella notte senza fine, ha il volto scoperto ma il colore dei suoi lunghi capelli, corvini, quasi più neri del manto stesso, data la scarsità di luce fanno emergere solo il suo viso, è l'unica parte del suo corpo che risulta perfettamente distinguibile. All'apparenza una maschera candida che avanza verso l'interno della biblioteca fluttuando, mossa da un complicato arcano, una maschera glaciale che si fa largo cavalcando gli spiragli del vento generati dall'apertura della lignea. Una volta dentro il fu Signore di Jeskaal richiude la porta alle sue spalle e indirizza il passo verso i corridoi con le scaffalature, poggiando i piedi con forza in modo che il rumore segnali la sua presenza, preannunciando il suo imminente arrivo. I suoi occhi scrutano un po' ovunque tra gli scaffali e i vari tomi, ma non è la vista a guidarlo: lo fa l'udito, rimane in allerta con l'obiettivo di percepire ogni minimo rumore che possa fargli capire quale sia la direzione esatta da intraprendere, quella per giungere da lei: Discordia.

    EILANTIA (scaffalature del corridoio) Sta finendo di sistemare un tomo in una delle scaffalature interne. La mandritta scivola decisa, mentre Nemàin emette un piccolo vagito soddisfatto. E' rimasta a dormire qui, stanotte. Troppo tarda l'ora in cui ha terminato il suo giro con Goffredo. La bimba, per la prima volta, ha riposato in un letto diverso, ma non ne è sembrata affatto turbata. Ora si dedica alle piccole faccende quotidiane. Goffredo studia nella stanza dei preziosi tomi e lei continua a catalogare le ultime pergamene. Indossa ancora l'abito della sera innanzi, quello color porpora dallo stretto bustino e la scollatura prominente. La piccola inizia a stringerle il petto sinistro, sul quale è poggiata, emettendo dei mugolii soddisfatti ''Hai appena mangiato, golosa...'' Le dice ridendo, sistemandosela meglio nello scialle di seta nera, ben legato al collo ed alla vita, per averla aderente a sè. I rubini dell'acconciatura tintinnano appena, col movimento di alcune treccine. La bimba alza il visino verso quel nuovo rumore, forse rammentando la sera innanzi. Poi posa la testolina sul seno e, accompagnata dal battito del cuore della madre, s'addormenta. Discordia sorride. Nota quanto, giorno dopo giorno, diventi più attenta a ciò che ha intorno. Un lieve fruscio la sposta di un paio di tomi, lungo la scaffalatura.

    LHAAR [scaffalature] Sa già dove andare, perchè due fonti glielo stanno segnalando, prima la voc...

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  6. IL NOTAIO E L'ARAZZO

    AvatarBy eilantia il 24 May 2015
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    GHEOF -Esterno, salottino- Ecco qui. la biblioteca è un luogo estremamente importante per Goffredo. Specialmente nell'ultimo periodo. Incontri interessanti, capaci di mettere a soqquadro la sua fermezza. E' lavato, pulito, lindo. Per questo incontro non ha lasciato NULLA al caso. Niente. E' perfettamente ordinato. Capelli tirati indietro da dita che sono state minuziose nel farlo, barba aggiustata al millimetro. Viso serio, forse troppo serio. Concentrato nei passi che muove in direzione della biblioteca. C'è qualcosa da cacciare dentro, da tenere a bada, da tenere alla larga. Qualcosa che permette all'animo suo di stare controllato. Gli abiti che indossa per esempio. Ha pantaloni neri ed una camicia color porpora. Sopra indossa una giacca in tessuto broccato nero, dove i complessi decori che lo abbelliscono hanno una sfumatura più chiara, ma sempre nei toni scuri. A tracolla ha una scarsella che contiene i suoi soliti arnesi. Nessuna arma. Un taccuino, inchiostro, lenti da vista ed un pennino. Qualche moneta e via. Apre la porta. Sa dove deve andare. La missiva di Eilantia è stata chiara. In biblioteca, nel salotto. Questo buio non concede riposo. E' per quello che ha, sotto gli occhi, un paio di occhiaie appena accennate. Non è solo il buio. Ma andiamo avanti. Andiamo da Eilantia, facciamo quello che il nuovo Governatore ha detto. Eilantia. E' diverso tempo che non la incontra. Tanto. Non ne ha avuto il tempo. Non l'ha mai incrociata dall'ultima volta in cui era in compagnia della sua guardia personale, Okthar. Alza il mento alla ricerca di lei, alzando appena il tono di voce, chiamandola per nome:] Eilantia?

    EILANTIA (salottino) Ha avuto il nulla osta per la sua prima scriba e la comunicazione del nuovo incarico di Goffredo. Sorride alle parole vergate da Gildor. Fianco a fianco. Lei e Goffredo d'Altavilla. Un'ironia senza limiti d'un Fato beffardo. E quello che è cambiato tra loro è esattamente davanti a lei, avvolto in uno scialle di seta. La piccola Nemàin Raine, che riposa ranicchiata sul petto della madre. Per il resto è la solita Rosa Nera. Bellissima e curata. col crine perfettamente acconciato, tempestato di rubini, il bustino attillatissimo che le mette in evidenza il petto, enormemente cresciuto dall'ultima volta che si sono veduti, e le sue gioie ad ornare le mani pallide ed affusolate. Il vestito porpora fruscia leggero tra gli scrittoi quando Gheof la chiama, ed al voltarsi mostra il broccato prezioso delle sovraggonne e lo scialle allacciato al collo e sulla vita. Avvicinandosi lui potrà vedere cosa ci si celi all'interno. Un infante assopito di poco più di dieci giorni. Il volto vellutato dai profondi occhi neri è ammorbidito dalla recente gravidanza ''Goffredo, t'aspettavo...'' La voce melodiosa è la sua. Sempre calda e profonda, come l'abisso in cui si sono gettati più volte. Altri tre passi e saranno a poco più d'un metro. L'odore d...

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  7. CARICHE ED IDROMELE

    AvatarBy eilantia il 24 May 2015
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    IRYN [esterno/biblioteca] Attraversa velocemente le tenebre perenni che ormai da giorni avvolgono quel luogo dirigendosi verso l’entrata della biblioteca che ha visitato tanto in questi giorni. L’assenza del sole non fa bene alla sua pelle già pallida e le palpebre risultano essere sempre pesanti a causa del buio, il risultato è l’aspetto una giovane donna indubbiamente bella ma che sembra quasi evanescente a causa anche dei lunghi capelli biondi. Tutta la sua forza e ostinazione si concentrano nei suoi occhi luminosi e chiari che dimostrano la sua determinazione e forza d’animo nel non lasciarsi scoraggiare da quella situazione indubbiamente tragica. Aguzza lo sguardo cercando di scandagliare il buio per quanto la sua vista, per quanto acuta, glielo permetta e si appresta a varcare la soglia della biblioteca. Attraversa spedita l’atrio facendo frusciare il lungo vestito bordeaux che la fascia dirigendosi verso la sala comune. Attraversata anche quest’ultima soglia si ferma un’istante inspirando a fondo il profumo di pergamena che permea quel luogo silenzioso dove i suoi passi riecheggiano.

    EILANTIA (salottino) Dopo le parole di Gildor, c'è stato un improvviso gran fermento nei vertici del Governo. La Rosa Nera è tornata assiduamente in biblioteca, cercando di velocizzare il censimento dei libri, nel tentativo di capire quali tomi possano essere opportuni, soprattutto ai fini d'un opera didattica sui minori di Barrington. Vivere in una notte perenne ha qualche svantaggio, ed il continuo sostituir candele sugli scranni e versare legni sui bracieri, prende tempo ed energie. Soprattutto a lei che porta con sè quel piccolo fardello sempre appeso. Vestita con un abito nero, di seta broccata e voile, la cui scollatura prorompente è il parte celata dalla piccola Nemàin Raine, indossa tutte le sue gioie. Il crine è acconciato in elfica foggia e tempestato d' ametiste lucenti. Sul lato destro, cela i veleni, in una tasca nascosta dalle pieghe della sua gonna. Nemàin riposa invece sul lato sinistro, fasciata in uno scialle di seta nera che Discordia tiene allacciato in vita e dietro al collo. La piccola ha la testolina sul cuore, e si culla coi battiti della madre. Col tizzone ardente, accende l'ultimo lume del salottino, quando ode dei passi sopraggiungere. Si sposta appena in tempo per veder sopraggiungere una fanciulla, dal crine color oro ''Milady, benvenuta in questo Tempio del sapere. Posso esservi utile in qualche modo?'' La mandritta s'avvolge intorno al fagottino, che dorme profondamente.

    IRYN [salottino] Fa correre le iridi cristalline sulla stanza che credeva fosse vuota e invece il suo sguardo si ferma su un’elegante figura femminile vestita di nero. *Sid Milady* saluta educatamente la donna osservandola mentre si avvicina. Solo quando le si accosta scorge il piccolo fagotto che ha in petto e gli angoli della sua bocca non possono che stendersi inun dolce sorriso alla vista di tanta tenerezza. *...

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    Last Post by eilantia il 24 May 2015
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  8. OKTHAR TORNA A CASA

    AvatarBy eilantia il 24 May 2015
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    EDAVE (sala degenze) Veloce si è mosso il Decano stanotte, il tempo della lunga degenza di okthar è finito. Ha mandato Grant a chiamare Eilantia, che si porti via il suo amore ormai in fase di guarigione. Passi veloci si susseguono mentre entrerà nella stanza *E' ora di togliere i punti e levarsi dai piedi* è lievemente agitata, la luna cresce, cresce e chiama, la nevrosi inizia a farsi sentire e non vuole avere nessuno tra i piedi che non conosca abbastanza da evitarle di ammazzarlo se dovesse sfuggirle la situazione di mano. La mente contiene gli effetti ma di certo non è semplice, resta pur sempre un cucciolo (volontà 3 + volontà mannaro 1) *L'ultima cura e poi potrai andare a svernare a casa tua per la degenza* borbotterebbe dandoglio le spalle e affannandosi intorno ad un catino pieno di acqua tiepida ein cui verserebbe la saponaria e immergendosi le braccia sino al gomito.

    EILANTIA (esterno-sala degenza) Finalmente il padre di sua figlia torna a casa. E' passato lungo tempo da quando ha trovato salvezza al sanitarium, ma adesso è giunta l'ora di riprendere la strada del palazzo. Giunge con la bambina a tracolla, come sempre, avvolta nel morbido scialle di seta e posata sul cuore, con le manine che le afferrano il petto. Sopra l'abito nero, di seta e cotone pesante, indossa un manto nigreo, col cappuccio alzato. Nemàin trova rassicurante il manto, tanto da essersi addormentata durante il tragitto. Bussa all'ampio portone dopo una breve passeggiata. E' in forze, bellissima, con la sua piccola che la fa sentire al centro del mondo ''Adesso portiamo a casa papà'' Sussurra suadente alla piccola. Ed attende che qualcuno le venga ad aprire l'uscio.

    OKTHAR [sala degenze] Decisamente annoiato e insoddisfatto è ormai da parecchio intento ad osservare il soffitto, mandando a memoria tutte le sue crepe e le sue macchie. ''Interessante architettura...'' mormora tra sé con amara ironia, colto da un accesso di solitudine, finché non viene riscosso dall'arrivo del Decano. ''Non aspettavo altro.'' risponde prontamente al mannaro, tirandosi su lentamente a sedere nel tentativo di nascondere il suo stato piuttosto larvale. ''Meglio i libri degli ammalati, ho scoperto.'' risponde con gelida ironia, attendendo quindi che il medico si avvicini per fare il suo dovere. Poi però domanda ''Quanto tempo ancora mi ci vorrà per riprendere pienamente le forze...?''

    EDAVE (sala degenze) Sarà quel gran gnocco di Grant ad aprire ad Eilantia salutandol'arciduchessa con un grazioso inchino e un sorriso *Sono in sala degenze, sapete dove si trovi o volete che vi ci scorti?* domanderebbe richiudendo la porta dietro di loro. Mentre Okthar, in realtà, osserva un bel soffitto appena calcinato e nuovo di zecca essendo il sanitarium sorto da soli tre mesi e non essendosi ancora abbattuto alcun terremoto e/o altra catastrofe a renderlo assoluta...

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    Last Post by eilantia il 24 May 2015
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  9. ANNO 1133 D.C. – GIORNO 15 DEL MESE DI SAILLE – PRIMA RIUNIONE DEL GOVERNO MC NAMARA

    AvatarBy eilantia il 24 May 2015
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    GILDOR [ SdT | °Homid° ] L'ora di pranzo è passata da poco, e dopo essersi abbuffato di tuberi e carne molto al sangue, il nuovo Governatore ha dovuto avviarsi verso la sala dei ricevimenti. Conosce quel posto da quando era l'abitazione del Caos, ora è sua. Come tutta Barrington, d'altronde. Ha mandato due missive, una ad Almarth ed una ad Eilantia, così li attende, ben sapendo che una terza persona arriverà a breve. Il trono sembra un tabù, gli si è appena appena avvicinato da quando è arrivato e seduto sopra... una sola volta. Indossa pantaloni di cuoio nero e una casacca grigia scura, quasi dovesse confondersi con una qualche folla. Ai polsi i bracciali con lama nascosta, suoi inseparabili, ed alla cintola una sacca con alcuni veleni e pozioni, più il martello da guerra. La sala grande è vuota e silenziosa, e dopo poco l'Amon vi si trova a passeggiare in silenzio, con le mani l'una sopra l'altra dietro al schiena. Avanza pensieroso, a quello che è uno dei suoi primi incontri governativi. Ha idee ben precise e presto le metterà in atto, eppure non è del tutto certo che sia questo che Barrington voglia. Da qualche parte, è convinto che questa città abbia bisogno di sangue e violenza, come se chi vi abitasse ne fosse assuefatto. Ma d'altro canto si rende conto che costoro altri non sono che una minoranza, e da minoranza vanno trattati. Lurch in un angolo rammenda alcune calze bucate del governatore in carica e non parla, mentre Jimmy -l'inseparabile cane dei contrabbandieri- sonnecchia ai piedi del trono. In tutto ciò il Trekindoo nemmeno beve, e questo è senza ombra di dubbio un brutto segno. Per non parlare dei capelli lunghi e della barba non fatta da molto. E' come se ancora non avesse avuto la voglia di prendersi cura di sè.

    ALMARTH [ingresso/SdT] Avresti avuto la notizia da Lerch, quasi di sfuggita e ancora tra l’altro non ufficiale…..Variniel sarebbe partito lasciando il suo posto ad un nuovo governatore….certo la cosa ti avrebbe colto di sorpresa e a dirla tutta ti avrebbe dato anche un certo dispiacere anche perché proprio Variniel sarebbe stata la prima persona ad averti dato fiducia fino a nominarti Sovrintendente ai lavori pubbilci e ora? Questo nuovo Governatore, tra l’altro a te ancora sconosciuto…..che tipo sarà? Una persona illuminata come Sua Eccellenza o un nullafacente? Un guerrafondaio o un approfittatore che aumenterà le tasse solo per il suo interesse? Sarà un uomo giusto o un tiranno? Solo il signore lo sa o meglio, probabilmente anche tu lo saprai a breve data la sua convocazione per una riunione giunta al Sanitarium ove risiederesti…..cosi dopo aver indossato il tuo nuovo ed elegante vestito, pantaloni in pelle nera, una giubba nera e svasata sul fondo a coprire una camicia di lino bianca, stivali incuoio nero ed il mantello elegante e raffinato a far da contorno all’abito, ti saresti recato a palazzo….dopo aver oltrepassato l’atrio d’ingresso e percorso il corridoio stretto...

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    Last Post by eilantia il 24 May 2015
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  10. INUTILE DIRTI CHE ASPETTERO'

    AvatarBy eilantia il 24 May 2015
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    ADHIER [Esterno] E' buio ed notte. E' pienamente consapevole che quella sia la notte, ha vissuto abbastanza tempo in un luogo dove il buio era padrone assoluto da potersi quanto meno raccapezzare. E' certo sia notte e lo giurerebbe. A breve dovrà partire e l'unica persona di cui possa fidarsi sta dentro a quel palazzo, ed è proprio davanti al portone del palazzo del Governatore che andrà a bussare. Guardingo si controlla alle spalle, i muscoli sono allerta, i sensi sono allertati, e forse più di tutti odia quella situazione, mai e poi mai avrebbe pensato di ritrovarsi nuovamente in quelle condizioni! Come sempre quando si palesa fuori dalle mura della Torre indossa abiti puliti, della misura giusta e che non sono sgualciti, gli stivali sono quelli buoni anche se in quel letamaio delle strade si sono sporcate. Quanto meno i capelli sono in orine, e li sistema ancora mentre aspetta che il grande portone venga aperto. Il pentacolo è legato al polso nascosto da una fascia nera come ogni volta che va fuori.

    EILANTIA (sala del trono) Lerch si è ritrovato, in breve tempo, un nuovo Governatore ed una bimba in fasce. Non è proprio quello che un servitore abitudinario vorrebbe, ma il vantaggio di quell'uomo è che non lascia trasparire mai nulla. Discordia, dal suo canto, ha ricominciato a darsi da fare, alternando palazzo, biblioteca, poppate, e visite al suo uomo. Dorme poco, come sempre, d'altronde. La nascita di Nemàin Raine l'ha riempita d'energie. Imprevedibilmente. Liberarsi da quella zavorra, che era il suo ventre dell'ultimo mese, le rende movimenti ed azioni assolutamente energici e leggiadri. Anche adesso è affaccendata nella sala del trono, sistemando le ampolle di liquori. Le è tornata la voglia di bere, ma si trattiene per via dell'allattamento. Potrebbe far male alla bimba? Nel dubbio: non lo fa. Un abito di seta cruda viola, dal bustino attillato, le scivola addosso con eleganza. La scollatura mantiene a stento i petti abbondanti e pieni di latte, con gran gioia del piccolo corvo. La piccola è come sempre a tracolla, racchiusa nel suo scialle di seta ed appoggiata al seno sinistro, col visino proprio all'altezza del cuore. Il crine è acconciato in elfica foggia e tempestato di ametiste. Bussano. Lerch s'affaccenda verso il portone, mentre lei si domanda chi possa essere. Le sfugge la cognizione del tempo, da quando è sempre buio, e sovente non si rende più conto se sia giorno o notte, soprattutto per via delle poppate continue. La voce del servitore tuona sino all'esterno ''Chi chiede udienza?'' Attende risposta, prima d'aprire l'uscio.

    ADHIER [Esterno] Si stringe nel mantello e nella sciarpa di lana grossa che ha al collo, non essendoci più luce anche la temperatura si è abbassata rispetto al normale, uno dei tanti problemi che causa la mancanza di sole, oltre alle provviste che vanno lentamente diminuendo. Per cui appena sente la voce dall'int...

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    Last Post by eilantia il 24 May 2015
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