1. CARICHE ED IDROMELE

    AvatarBy eilantia il 24 May 2015
     
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    IRYN [esterno/biblioteca] Attraversa velocemente le tenebre perenni che ormai da giorni avvolgono quel luogo dirigendosi verso l’entrata della biblioteca che ha visitato tanto in questi giorni. L’assenza del sole non fa bene alla sua pelle già pallida e le palpebre risultano essere sempre pesanti a causa del buio, il risultato è l’aspetto una giovane donna indubbiamente bella ma che sembra quasi evanescente a causa anche dei lunghi capelli biondi. Tutta la sua forza e ostinazione si concentrano nei suoi occhi luminosi e chiari che dimostrano la sua determinazione e forza d’animo nel non lasciarsi scoraggiare da quella situazione indubbiamente tragica. Aguzza lo sguardo cercando di scandagliare il buio per quanto la sua vista, per quanto acuta, glielo permetta e si appresta a varcare la soglia della biblioteca. Attraversa spedita l’atrio facendo frusciare il lungo vestito bordeaux che la fascia dirigendosi verso la sala comune. Attraversata anche quest’ultima soglia si ferma un’istante inspirando a fondo il profumo di pergamena che permea quel luogo silenzioso dove i suoi passi riecheggiano.

    EILANTIA (salottino) Dopo le parole di Gildor, c'è stato un improvviso gran fermento nei vertici del Governo. La Rosa Nera è tornata assiduamente in biblioteca, cercando di velocizzare il censimento dei libri, nel tentativo di capire quali tomi possano essere opportuni, soprattutto ai fini d'un opera didattica sui minori di Barrington. Vivere in una notte perenne ha qualche svantaggio, ed il continuo sostituir candele sugli scranni e versare legni sui bracieri, prende tempo ed energie. Soprattutto a lei che porta con sè quel piccolo fardello sempre appeso. Vestita con un abito nero, di seta broccata e voile, la cui scollatura prorompente è il parte celata dalla piccola Nemàin Raine, indossa tutte le sue gioie. Il crine è acconciato in elfica foggia e tempestato d' ametiste lucenti. Sul lato destro, cela i veleni, in una tasca nascosta dalle pieghe della sua gonna. Nemàin riposa invece sul lato sinistro, fasciata in uno scialle di seta nera che Discordia tiene allacciato in vita e dietro al collo. La piccola ha la testolina sul cuore, e si culla coi battiti della madre. Col tizzone ardente, accende l'ultimo lume del salottino, quando ode dei passi sopraggiungere. Si sposta appena in tempo per veder sopraggiungere una fanciulla, dal crine color oro ''Milady, benvenuta in questo Tempio del sapere. Posso esservi utile in qualche modo?'' La mandritta s'avvolge intorno al fagottino, che dorme profondamente.

    IRYN [salottino] Fa correre le iridi cristalline sulla stanza che credeva fosse vuota e invece il suo sguardo si ferma su un’elegante figura femminile vestita di nero. *Sid Milady* saluta educatamente la donna osservandola mentre si avvicina. Solo quando le si accosta scorge il piccolo fagotto che ha in petto e gli angoli della sua bocca non possono che stendersi inun dolce sorriso alla vista di tanta tenerezza. *Sto cercando lady Eilantia* spiega abbassando leggermente il tono della voce non volendo svegliare la creaturina addormentata sul petto materno. *Devo parlarle di una questione che mi sta molto a cuore e mi è stato consigliato di parlare prima con lei* aggiunge*Sapete dirmi dove posso trovarla?* domanda continuando a osservare la donna senza risultare invadente però. Respira regolarmente quel profumo in attesa di una risposta. Quel profumo che è diventato così famigliare per lei e che associa immediatamente alla cultura e alla conoscenza, entrambe cose che desidera

    EILANTIA (salottino) Guarda la fanciulla con attenzione, chinando la testa per un istante, come se stesse riflettendo sul da farsi ''Lady Iryn?'' Azzarda. D'altronde era stata ben chiara con Henz sul fatto che gradiva incontrarla al più presto. Nel dubbio la studia con cura. Sembra posata. Molto educata. La prima impressione non è affatto male. Osserva lo sguardo che rivolge a Nemàin e sorride. una bambina buonissima. Mangia e dorme. D'altronde ha meno d'una luna. Non oso pensare quando imparerà a gattonare. Comunque state parlando già con lady Eilantia, a prescindere dal fatto che siate o meno lady Iryn. Ditemi in cosa posso esservi utile, dunque...'' S'avvicina alla cassapanca che contiene i liquori e la alza con facilità. Da quando ha la bambina le si sono rinforzate anche le braccia.'' Cosa gradite da bere? Un idromele. E' molto delicato, vi piacerà'' Ed attende le parole della giovane.

    IRYN [salottino]Aggrotta leggermente la fronte e sbatte più volte le palpebre con fare confuso nel sentir nominare il suo nome da una persona che è una perfetta sconosciuta per lei. *Si sono io* afferma *Ma…come fate a conoscere il mio nome?* chiede incuriosita. *Ah siete voi…* commenta rivolgendole un sorriso cordiale *Ecco Milady, io vivoqui a Barringhton da qualche mese ormai e vorrei iniziare a impegnarmi in qualcosa* comincia. *Sono molto interessata alla carica di Custode del Sapere e mi è stato detto di cercarvi nel caso fossi stata convinta della mia decisione* arriva subito al punto senza giri di parole inutili; il tono della voce risulta pacato ma fermo proprio come la sua decisione Annuisce *Vi ringrazio, l’idromele andrà benissimo* accetta il suo invito mentre la segue fino alla cassapanca.

    EILANTIA (salottino) La guarda e poi scoppia a ridere ''Custode del Sapere? Siete ambiziosa milady. Sapete quanti anni di studi ci vogliono per ambire a quella carica? Neanch'io ho osato tanto...'' Inizia a versare l'idromele in due calici soffiati a mano ''Comunque sarò ben lieta di farvi un colloquio per valutare le vostre capacità come bibliotecaria. Mi sembra un buon inizio, non trovate? Non so cosa vi siate detta con ser Henz, ma il lavoro che dovremo svolgere qui nei prossimi mesi è immenso. Fondamentalmente dovremo far tutto tutti. I ruoli saranno abbastanza elastici, così come gli orari e gli impegni. Bisognerà terminare in tempi brevi il censimento dei libri, iniziare a valutare quali possano essere fruibili per un'eventuale scuola, ed infine strutturare questo posto per accogliere cittadini, vogliosi di ascoltare buona musica. Il tutto...fondamentalmente in due, se voi accetterete. Almeno per iniziare'' Le porge il calice dal nettare profumato ''Inutile vi chieda se sappiate leggere e scrivere, lo do per scontato, ma mi piacerebbe vedere come scrivete una frase. La vostra grafia mi aiuterà a capire se siete adatta all'insegnamento. Vi dispiace accomodarvi in uno scrittoio e vergare una frase a vostro piacimento? Ovviamente dopo aver sorseggiato l'idromele. Mai far attendere qualcosa di buono'' E porta anch'ella il calice alle labbra, concedendosi un piccolo sorso di quella delizia.

    IRYN [salottino] Rimane seria ma alza un sopracciglio di fronte al suo scoppio di ilarità * Non c’è niente di male nell’essere ambiziosa milady. Significa avere uno scopo e voler impegnarsi al massimo per raggiungerlo* commenta osservandola *So perfettamente che non è una carica facile da ottenere e che comporta non pochi impegni, per usare un eufemismo ma ci tenevo a mettervi a conoscenza fin da subito dei miei piani. Ero già stata informata del fatto che sarei dovuta diventare prima una bibliotecaria, non mi aspettavo di certo di ricevere per grazia divina quella carica, questo voglio che sia chiaro. Ripeto, volevo solo essere chiara fin dall’inizio.* spiega. Prende dalle sue mani il calice dalle sue mani e lo porta porta alle labbra bevendone un piccolo sorso mentre ascolta tutto il lavoro che bisognerà fare annuendo e aggrottando leggermente la fronte nel sentire nominare Henz. *Cosa centra sir Henz?* le domanda mentre si accomoda dietro uno scrittoio e intinge una piuma nel calamaio accostandola poi alla pergamena. Indugia un istante mentre una frase che le è sempre piaciuta e in cui crede profondamente le viene in mente. “ E’ sapiente solo chi sa di non sapere, non chi si illude di sapere e ignora così perfino la sua stessa ignoranza”. Tra l’altro anche adatta al luogo. Scosta la piuma dal foglio mostrandole un grafia semplice, priva di ghirigori e perfettamente leggibile.

    EILANTIA (salottino) ''Oh, la Dea ha ben altre faccende, che non occuparsi di queste grazie'' Le risponde divertita. E' permalosa la ragazza, decisamente ''Comunque siete stata chiarissima. Adesso so a cosa aspirate. E ditemi, dunque. Secondo voi, quali sono le doti d'un buon Custode del Sapere? Se volete quella carica, sicuramente avrete delle peculiarità che vi predispongono al ruolo'' Ascolta le sue parole e risponde ''Ser Henz vi ha molto caldeggiata. Se no, non conoscerei il vostro nome'' Osserva la frase scritta ed il sorriso si fa enigmatico ''Col tempo imparerete che a Barrington non tutto è quel che sembra e che le apparenze si riflettono in un gioco di specchi infiniti. Quando ci convinciamo d'aver raggiunto una conoscenza, tutto si ribalta...Mi sembra una bella grafia. Ordinata e sobria. Vi piacerebbe insegnare ai bambini? La scuola per i giovani virgulti, è uno degli obiettivi salienti. E' fortemente voluta sia dal Governatore che dalla Vicegovernatrice'' Riporta il calice alle labbra, concedendosi un sorso più lungo.

    IRYN [salottino] Un sorriso divertito le distende i lineamenti *Ne sono convinta anch’io milady* conviene. Porta nuovamente il calice alle labbra alzandosi dallo scrittoio. *Credo che un buon Custode del Sapere debba avere soprattutto una mente aperta. Essere consapevole che la conoscenza per quanto affascinante, comporta anche enormi responsabilità. E’ necessario che abbia lui stesso una cultura abbastanza sviluppata ma che sia anche consapevole che a l’uomo non è dato conoscere tutto e che la ricerca di una verità assoluta non condurrà a niente dato che non esiste .* conclude bevendo ancora. La ascolta a sua volta annuendo leggermente. *Mi piacerebbe molto* aggiunge annuendo con più convinzione e rigirandosi il calice semivuoto tra le mani. *L’educazione dei bambini è il primo passo per formare dei buoni individui e poi cittadini* commenta.

    EILANTIA (salottino) ''Potere. La conoscenza è potere. Per questo la responsabilità è grande. Eppure, quando offriremo conoscenza ai nostri futuri uomini e donne, daremo loro i mezzi per accedere a quello stesso dono di cui siamo detentori. E' per questo che la responsabilità deve essere inculcata loro, al contempo. E' necessario'' Inizia a fare qualche passo, dondolando la bambina con l'aiuto del braccio ''E mi piacerebbe che questo compito fosse nelle mani di chi è dedito più alla cultura che alla politica. Di chi è cittadino, senza essersi troppo invischiato nella città stessa...forse vi sembro Oscura, milady, ma un giorno comprenderete le mie ragioni e comprenderete perchè io stessa mi esima dall'occuparmi personalmente della cosa.'' Rimane un attimo in silenzio e poi le domanda a bruciapelo ''Secondo voi...se vi domandassero che profumo abbia questo posto, cosa rispondereste?'' Che domanda strana. Eppure per Discordia, la risposta che le darà, è quella che conta di più.

    IRYN [salottino] Segue i movimenti della donna con lo sguardo mentre lei rimane ferma e svuota il calice bevendo l’ultimo sorso di idromele. La ascolta attentamente e anche se non sa il vero significato di quelle parole il pensiero che sia per rimanere il più neutrali possibili si fa strada nella sua mente, dopotutto la conoscenza non conosce fazioni. Ascolta poi la domanda che le pone e si prende qualche istante per inspirare a fondo quell’odore di pergamena. *E’ un profumo che sa di antico, non di vecchio, ma antico* calca la differenza abissale tra quelle due parole. *E’ un profumo avvolgente e pesante anche perché carico di testimonianze che ci mettono in stretto contatto con chi ci ha preceduti eppure anche incredibilmente attuale* risponde pacata.

    EILANTIA (salottino) Ogni volta che entravo in questo posto percepivo il profumo del sapere. Cuoio conciato, pergamene, cera fusa. C'è il presente ed il passato. Noi dobbiamo preservare quello che è stato vergato e quello che vergheranno, affinchè le generazioni che verranno, abbiano memoria di noi'' Finisce anch'ella il suo calice ''Lady Iryn, parlerò di voi al Governatore, ma non vi nascondo diaver carta bianca in questo Tempio. Per quanto mi riguarda, domani stesso potete raccogliere le vostre cose, lì dove alloggiate, e prendere possesso della vostra cella. Non sono stanze sfarzose, ma vi è tutto ciò che occorre per studiare e riposare. Non appena vi sarà il nulla osta di Lord Gildor inizieremo a dividerci i compiti. Nel mentre prendete confidenza col luogo. Io incontrerò a breve i Conoscitori Arcani. Al momento ci occorre tutto l'aiuto possibile dai sapienti di questa città.'' Posa il calice su uno scrittoio ''Sono certa che faremo uno splendido lavoro'' Nemàin apre gli occhi, iniziando a mugolare. La Rosa Nera sorride dolcemente ''Altre priorità mi attendono. La bimba reclama cibo. Buon riposo, milady. A domani'' E con quelle parole la congeda, sparendo dalla porta che accede alle stanze private.

    IRYN [salottino] Annuisce brevemente concordando con quanto dice per poi continuare ad ascoltarla. Posa anche lei il calice rivolgendole un sorriso.* Bene, grazie di avermi dedicato una parte del vostro tempo milady.* Sorride dolcemente alla vista della bambina che si sta svegliando e la osserva allontanarsi. Sospira profondamente passandosi una mano sulle palpebre e si avvia verso l’uscita facendosi inghiottire nuovamente dalla notte mentre mentalmente fa l’inventario delle cose che dovrà portarsi dietro
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