ISOTHEOS (ingresso) Terra nuova, come sempre. Una delle tante città sul mio cammino sabbioso,una delle tante rocche costruite per difendersi da ciò che si trova al di là delle mura urbiche. La sporcizia, il maleodore, i poveri, tutto uguale alle altre cittadine già visitate in precedenza. Tuttavia Barrington era diversa; il mio vecchio padre mi aveva inviato qui per un motivo ben preciso un'ideale, una volontà...''Cerca lì ciò che ti serve per innalzarti sopra i tuoi pari. Diventa pastore e non pecora''. Avevo seguito il suo consiglio viaggiando dalle terre del sud, con un sacco sulla spalla e tanta voglia di diventare grande. Sì, perchè a diciassette anni qualcuno si può già considerare adulto, pronto al matrimonio, ad una famiglia,a lavorare in bottega e a portare a casa la pagnotta, ma io desideravo altro. Pur essendo riflessivo avverto in me il desiderio di cambiamento, di differenziarmi dagli altri, di essere diverso. Nostalgico, maliconico, svogliato, brillante, irrequieto. La mia anima e la mia mente mi impongono di muovere passi verso una nuova vita, verso nuovi stimoli, verso un antro che conduce nell'unico luogo in cui le informazioni bandiscono la tavola assieme al vino e alla carne. Oltrepasso la soglia, lasciando aperta la porta ad una coppia di ubriachi perdigiorno. Mi lascio invadere dall'odore di stantio e muffa condito da un aroma acre di sangue. Mi guardo attorno...lo stanzone è mezzo vuoto. Una rapida occhiata di nuovo per notare possibili malfattori...tutto tranquillo pare...pare...
EILANTIA (sala comune) Una dama elegante e silenziosa è assisa in un tavolino della bettola. Osserva gli astanti, che escono ed entrano, mentre rotea il suo calice di vino elfico. L'abito che indossa tradisce una nobiltà indubbia, o per lo meno una grossa ricchezza. Alcuni conoscono il volto della vicegovernatrice, ma per i più è solo una bella dama solitaria. Fasciata di seta purpurea, lascia che il suo crine splenda alla luce del sole che filtra dalle finestre mal lavate, grazie alle piccole granate che fermano l'acconciatura. Rosse, intense, come il nettare profumato che ondeggia nel suo goto. La scollatura generosa evidenzia una pelle chiarissima e priva di imperfezioni. Resterà cosi per sempre, sospesa nei suoi 24 anni, che fan di lei una giovane donna in sboccio, ma ancora di fanciullesca beltade quando sorride dolcemente, quanto di malizioso fascino quando decide di sedurre. Il suo manto è gettato sulla sedia accanto alla sua. Mentre le servono il pranzo, osserva un giovane entrare nella sala comune. Un forestiero, non vi sono dubbi in proposito. Ne studia volto e movenze, mentre apparenta interesse al cibo appena servito. Posa il calice sul desco, con delicatezza e s'appresta a mangiare, lasciando pero' che il suo oto non perda un'eventuale conversazione del neo giunto.
ISOTHEOS (sala comune) Non accenno a smettere di guardarmi attorno soffermandomi dapprima sul bancone, poi sull...
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