1. MAGHI ALL'OPERA

    AvatarBy eilantia il 14 May 2015
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    EILANTIA (strada principale-portone Fortezza Arcana) Quante volte è passata innanzi quella dimora? Tante. In fondo non è lontana dalla sua, e di strada per la piazza principale. Eppure stasera è diverso. Ha ricevuto un invito per accedere in quel luogo che è sempre stato terra franca, anche ai tempi caotici. Che i Maghi fossero per l'Equilibrio è sempre stato risaputo. Che ospitassero Cavalieri e Regine, altrettanto. Nesuno mai ha osato contrastarli. Anzi. Ductor e Governatori, si sono fatti bastare la loro neutralità. Questa cosa è affascinante, ancor più mentre bussa all'ampia lignea, dopo aver percorso l'ultimo pezzo di strada, lastricata da ampie pietre irregolari. Indossa un manto nero, col cappuccio rialzato, e cerca come sempre di apparire quasi invisibile agli altri cittadini che solcano le strade, dopo il tramonto. La mandritta pallida, sbucata dalla stoffa nigrea, concede tre colpi secchi. Non di più, non di meno. Poi attende, silenziosa e paziente, con la scaglia celata, che forse avrà un senso in più da stanotte.

    ILYTH_ (s.c) Attende seduta nella sala comune, attende in quella sala che ha costretto Dierna, la vecchia servaccia, a ripulire così da renderla fastosa e trionfante come sempre, ha lucidato tutti i busti dei supremi e sotto la frusta di Ilyth ha ripulito, inginocchiata, centimetro per centimetro non solo l'enorme pentacolo che adorna il pavimento ma le meravigliose colonne in marmi che si dipartono da ogni singola punta di quel pentacolo. Reidha la ha avvisata della visita di Eilantia e ora siede in attesa che la femmina umana giunga. Indossa un glorioso abito color zaffiro come la pietra che porta al collo, i lunghi capelli bianchi raccolti e fermati da una spilla a forma di ragno, una impalpabile stoffa inconsistente. Il fine udito porterà a lei il suono del bussare al portone ma sarà Dierna ad aprire spostando chiavistelli e girando chiavi la porta a colei che entra attesa. Solo chi è atteso entra in quella fortezza buia e cupa piena della magia dell'ars che formicola sulla pelle e che con la sua imponenza incombe su tutti. La mente veloce come uno strale si muoverà sino ad incontrare quella di Adhier in quel contatto silenzioso §E' giunta preparati§ (telepatia 5 vs Adhier)sol versando in un calice dell'amaro assenzio e rigirandolo tra le mani affusolate.

    ADHIER [Corridoi _ Sala Comune] Aveva avvertito la notte precedente la sua unica signora. L'aveva avvertita che sarebbe giunto qualcuno e che avrebbe portato a loro qualcosa da poter mettere sotto mano e che sarebbe stato un punto di studio. Non solo per loro, per richiamare una magia oramai sopta, ma sarebbe ance servito per evitare che qualcosa potesse accedere. Si chiude la porta alle spalle mentre la voce della nera femmina si insinua nel suo pensiero. Non ha certo l'udito di lei, anche se fosse stato al piano inferiore probabilmente non avrebbe udito e quel pomeriggio si era ben guardato di stare in mezzo alla pulizi...

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    Last Post by eilantia il 14 May 2015
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  2. INTANTO IL TEMPO PASSA...E TU NON PASSI MAI

    AvatarBy eilantia il 14 May 2015
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    ADHIER [Esterno] Non aveva fatto nessuna richiesta formale. Non aveva richiesto nessun invito. Non aveva preannunciato il suo arrivo. Semplicemente lo aveva fatto. Con la possibilità di ritrovarsi una porta chiusa in faccia, o la possibilità di non trovare nessuno o di interrompere qualcosa di vagamente importante. Le aveva pensate quelle opzioni certamente ma si era piazzato addosso gli abiti migliori, maglia pantaloni e scarpe, aveva perfino dato un senso a quei capelli che solitamente vengono abbandonati a loro stessi. Sistemati è un parolone, sarebbero sempre in disordine all'occhio di chiunque ma per lui che non li tiene mai al loro posto, quella di stasera è davvero un'occasione. La casa dove sta andando va contro tutti gli ideali che la Torre del Pellegrino segue con rigoroso rispetto. Ma il rispetto si deve anche concedere e quella visita da tanto tempo pensata e agognata adesso era arrivata. Il pentacolo è avvolto attorno al polso sinistro e nascosto da una fascia nera. Mai separato da esso da quando gli antichi si erano presentati, ma lo affiggeva al collo sono tra le mura di quella che chiamava casa ma che ancora non sente sua. Neppure un pò. La barba è corta, incolta e gli da qualche anno in più rispetto a quelli che si porta realmente dietro. LE mura del palazzo non erano cambiate. Non era cambiato nulla fuori, e probabilmente anche dentro. Una volta li davanti se non ci fossero gendarmi a presiedere l'ingresso andrebbe a battere contro la porta la mano chiusa a pugno per richiamare la presenza di qualcuno.

    EILANTIA (sala del trono) Osservava lo scranno vuoto da tempo immemore. Mentre gli occhi color notte indugiavano sugli scalini coperti dal tappeto purpureo ed il trono intarsiato e possente, la mandritta tamburellava sul massiccio tavolo di rappresentanza, accanto al quale era assisa. Attendeva Variniel, per parlargli del suo incontro con Vegon, dei suoi timori, ma stasera non era rientrato. La Rosa Nera era abbigliata con sfarzo. L'abito scollato, vantava pizzi delicatissimi e sete pregiate. Le gioie erano indossate, così come i veleni celati tra le pieghe della gonna. Il crine, acconciato in elfica foggia, era tempestato di piccole ametiste. Viola intenso, come i ricami sul bustino stretto e scollato. Pensosa, trascurava il calice di vino, posato sul desco scuro. Neanche si avvede che qualcuno bussa alla lignea. Lerch, invece, avanza veloce nel piccolo atrio, non appena sopraggiunge Adhier. Giunto al massiccio portone domanda, com'è sovente ''Chi desidera accedere in questa dimora, a questa tarda ora?'' Non è atteso alcun ospite, o la sua Signora l'avrebbe avvertito. Attende paziente, mentre la Rosa gira il capo verso il chiacchericcio sommesso. Hanno bussato?

    ADHIER [Esterno] Rilascia cadere la mano lungo il fianco sempre chiusa a pugno anche se adesso lascia passare il tempo per fare in modo che chi di dovere possa giungere e possa anche aprire la porta per per lanciargli u...

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    Last Post by eilantia il 14 May 2015
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  3. CHIACCHERE A PALAZZO

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    EILANTIA (stanza della musica) Musica nostalgica, stasera. Discordia riflette ancora sugli accadimenti trascorsi, e si concede un brano struggente, con la sua arpa intarsiata. Le dita sottili pizzicano e carezzano le corde tese, emettendo suoni cristallini e puliti, come l'acqua delle sorgenti. Assisa sulla sua poltroncina, osserva una Selene morente, pensando a Variniel ed alle sue scelte. La schiena è ben tesa, ed il mento appena alzato. Il volto pallido splende alla luce delle torce accese, esaltandone i toni alabastro, in contrasto col crine e l'abito color notte. Il bustino che stringe la sua vita sottile, non ha maniche nè spalline. E' una notte calda, e lei si è concessa quel corpetto di cotone pesante e seta, con rose damascate, le cui stecche di balena esaltano la vita ed il petto prosperoso e sodo. Nigrea anche la gonna a balze, di pizzo e seta, svasata a corolla, intorno il suo corpo. Il crine si concede un movimento armonioso, che accompagna quello del capo, permettendo ai piccoli cristalli bianchi, di sbattere tra loro, emettendo altro suono ''Ai! laurie lantar lassi surinen, Yeni unotime ve ramar aldaron! Yeni ve linte yuldar avanier mi oromardi mi lisse-miruvor ve linteeva...'' Voce melodiosa, perfettamente intonata, canta dell'esodo doloroso. Namarie...il canto degli elfi esuli.

    GWENDHELEN [sala musica]Che bello, che bello! Era ubriaca più del solito. Però aveva vinto una cosa nuova e stavolta pretendeva che mamma la vedesse. Avvolta nei fumi dell'alcol, di certo non poteva notare che la bestia che trascinava con sé, le stava soffiando come un'indemoniata, aggrappandosi con gli artigli ovunque. Voleva la mamma, doveva fargli vedere tutto. Aveva i capelli arruffati, le gote arrossate e lo sguardo violaceo era scintillante di pura ebrezza. - MAMMA, MAMMA! - griderà a gran voce, mentre avanza lungo il corridoio. Indossava le solite vesti maschili, pratiche e al contempo sensuali volte a imbambolare gli stolti. Arriverà davanti alla porta della sala, bussando e cantando come un usignolo.

    VEGON [PDG]Si aggira ramingo l'elfo per le sale basse del palazzo, non è che non si dia pace, è piu che altro noia, nell'attesa che Lerch torni con i sacchi pieni dalle segrete.Cammina come un'anima sconsolata e solitaria, serio in volto, ancora armato e con indosso l'armatura.Meno male che gli elfi non puzzano, o meglio non tutti almeno.Lui no, mai puzzato, apparte quella volta in foresta col drow.La mente vaga serena, nonostante l'aspetto lugubre del volto quasi cinereo dell'alto elfo.Nell'aria delle note, dapprima solo pizzicate, come una lira, o forse qualcosa di piu grosso, magari un organo a canne.Mai capita la musica, l'ha sempre trovata affascinante, ma non distiguerebbe un peto armonico da una marcia trionfale.E poi un canto, sembrerebbe elfico, ma le mura ne attutiscono il senso, spingendo l'elfo, curioso di natura come un felide, a spin...

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    Last Post by eilantia il 10 May 2015
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  4. CONFESSIONI

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    GHEOF -Esterno- Ha con sè un bastone da passeggio. Un bastone che indubbiamente non lo ringiovanisce ma che riesce a sostenere il suo peso di uomo molto molto stanco. Uomo che ha degli obiettivi che gli sono stati rubati, uomo che ha intenzione di riprenderseli tutti, senza fare sconti a nessuno. Cammina deciso. No, non è un passo lento. E' a fronte alta, schiena dritta, un mantello nero poggiato su una spalla, una camicia bianca, che bianca non lo è più da molti giorni e calzoni neri. Ha una scarsella a tracolla piuttosto capiente che contiene diverse cose, fogli, pennino, inchiostro, tabacco, pipa, qualche denaro per affrontare un viaggio. Un viaggio che lo porterà via da queste terre per diversi giorni ma prima deve passare dal palazzo. Tornare nella sua stanza a palazzo per recuperare qualche vestito, mettere in ordine le missive che gli sono arrivate e parlare con Eilantia. Parlare con lei di moltissime cose. E' stanco, sì, ma gli occhi hanno addosso una fermezza che è palpabile. Guardano dritti avanti a sè quando arriva di fronte alla porta del palazzo del Governatore. Cerca dentro la scarsella la chiave per poter entrare là dentro e ci si infila velocemente, preoccupandosi di chiudere con estrema cautela la serratura. Prova dall'interno ad aprire per verificare che tutto sia chiuso, sigillato, protetto. Dove non DEVE assolutamente ENTRARE NULLA. Niente e nessuno, neppure la Dea che ha infestato il suo corpo, la sua mente, la sua anima. No, adesso non c'è più nessuno. Adesso è solo con i suoi innumerevoli dubbi. Una mano passa sicura passa a riordinare quella zazzera scombinata che si ritrova al posto dei capelli. Direzione: Sala della Musica. Sa che lei lo sta attendendo lì dentro. Lo sa benissimo. Va diretto laggiù, ed una volta raggiunto il luogo busserà tre volte.]

    EILANTIA (stanza della musica) La stanza, stasera, ha qualcosa di diverso. Sembra che il punto centrale non sia più l'arpa intarsiata, che svetta al centro del tappeto, ma il piccolo angolo, adibito a salottino, che ha, per l'occasione, il tavolino completamente imbandito. Oltre le ampolle di buon vino ed Yppocrasso, vi sono delle ciotole in cotto, piene di stufato, carne secca e pane di segale. Verdure tagliate ed arrostite ed un piccolo biancomangiare, in una ciotolina dipinta a mano. Un coltello affilato, attende l'italico, che torna a Palazzo stasera. Discordia non ha ignorato le sue parole, che lo descrivevano stanco ed affamato, ed una bacinella, con scorza di limone e lavanda, lo aspetta sulla cassapanca. Lei, invece, da eccellente anfitriona, è in piedi, ben attenta a che nulla sia lasciato al caso. Le torce accese, l'asciugamano di lino accanto l'acqua per lavarsi, e la poltrona vicino al tavolino. Indossa un abito assai raffinato, stasera. Rosso porpora, di seta cangiante, con una generosa scollatura, anche sulla schiena, che mostra così il suo tatuaggio. Il vestito la fascia vistosamente, esaltando il petto candido. Il cri...

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    Last Post by eilantia il 10 May 2015
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  5. TRA UN LIBRO E L'ALTRO

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    EILANTIA (sala camune) Attende visite, Discordia, o, per meglio dire, Lady Mc Nell, Arciduchessa delle Terre Libere. Con sua sorpresa ha già ricevuto una missiva, di due braccia forti che si offrono alla causa. Non ha esitato a dare immediato appuntamento allo sconosciuto, che è stato così solerte nella candidatura. Ora attende nel salottino della Biblioteca, dilettandosi, nel mentre, a sistemare alcuni tomi, dimenticati sugli scrittoi. Non che le spetti come compito, ma di certo non è una dama abituata a star ferma. Il suo cambio ruolo le ha procurato due emozioni opposte. Alla delusione iniziale è subentrata una certa euforia innanzi la possibilità di dedicarsi ancor di più alla crescita, intellettuale ed estetica, della sua città. Avrebbe forse preferito un aspirante scriba, ma è comunque ben felice di accogliere uno degli uomini che, presumibilmente, erigeranno il campanile. Si muove agile tra le scaffalature. L'abito di seta fruscia lieve sul pavimento di legno chiaro. Nonostante il sole non sia ancora tramontato, le torce e le bugie sono già accese. Impedire ai suoi raggi di filtrare con forza, soprattutto d'estate, è un accorgimento per preservare i tomi più antichi.

    CANTRIUS [ atrio - scaffalature ] cammina lento il mediterraneo..nella sua massa corpulenta e muscolosa...il passo porta in tensione tutti i suoi muscoli,nascosti sotto una camiciola bianca,con le maniche risvoltate...le gambe sono coperte da pantaloni neri ed ai piedi degli stivali...i capelli sono corti e vagamente all'insù ,mentre il viso è perfettamente rasato a lucido...percorre l'atrio ritrovandosi poi tra vari scaffali...pare tutto in ordine ed egli non capisce che lavoro vi sia bisogno di fare...''sid vobis...'' direbbe ttendendo che qualcuno palesi la sua presenza...''sono Cantrius...ho iviato una missiva...Lady Eilantia ci siete'' direbbe a voce udibile ma bassa,ferma e tranquilla...

    EILANTIA (sala comune) Sente una camminata pesante, quasi certamente d'un uomo corpulento. Smette di sistemare i tomi e fa scivolare le mani sulla veste, per allisciarla. Poi le dita scorrono sui capelli, per sistemare qualche treccina ribelle, della sua acconciatura. La sua voce melodiosa, giunge sino all'uomo ''Venite pure in fondo al corridoio, sono qui....'' E si sposta verso le poltroncine, con estrema grazia. Indossa un abito di seta nero, con intarsi di pizzo dello stesso colore. La scollatura è generosa e squadrata, bordata di sottilissimo pizzo. Il bustino evidenzia la vita sottile, ed esalta le gonne sovrapposte, che creano un effetto a corolla, intorno al suo corpo morbido. Le piccole maniche a sbuffo, coprono appena le spalle, e lasciano le braccia alla di lui vista. Le sue gioie brillano sul collo e sulle dita affusolate. I veleni, invece, restano celati tra le pieghe della sua gonna, sul lato destro, appena sotto il bustino. Tra il suo crine color notte splendono piccole ametiste. I baglio...

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    Last Post by eilantia il 10 May 2015
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  6. CAMBIO AL VERTICE

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    VARINIEL [SdT - H]Come spesso accade,lo si puo vedere seduto a capo del grande e ovale tavolo in legno,dove un marasma di pergamene,progetti e richieste attende tra polvere e candelabri mezzi spenti.Veste abiti comuni,per nulla sgargianti.Una camicia nera dove si riesce a intravedere il petto villoso,adornato da un dente di squalo che fa da collana.Pantaloni beige e degli stivali.All'interno di quello dx vi è il suo fidato pugnale,l'unica arma che porta con se stamattina.Ha per le mani la lettera inviata dalla Regina,e in silenzio ha appena terminato di rileggerla.Uno dei suoi cani è li con lui nella grande sala.Assume una posa statuaria quasi ai piedi del suo padrone,come se attendesse qualcosa.

    EILANTIA (corridoio-sala trono) Sta correndo? Per una come lei quella è quasi una corsa...quell'inusuale camminata trafelata e veloce, che la sta portando verso la Sala del Trono. E' stato Lerch ad avvertirla che il suo Signore era tornato. Lui che l'ha vista abbattuta e pensierosa, dopo aver letto la missiva del Governatore. Ora vuole sapere, Discordia. Sapere e capire cosa sia accaduto con quel guardiano e perchè la Regina di Avalon ha nominato anche ser Meifer. Il braccio destro di Antair...almeno questo rammenta. L'abito nero, raffinato e assai scollato, la fascia sul busto, lasciandole a vista schiena e braccia, e si apre a corolla sulle gambe morbide. Raggiunge velocemente la sala del trono, e vi si affaccia con le gote imporporate dalla corsa ''Variniel!'' E' quasi un urlo il suo, mentre le treccine tintinnano, coi cristalli incastonati, lucenti ed irregolari ''Sei tornato!'' Gioia, tensione, e tanto altro, scorre nel suo sguardo, mentre s'avvicina ancora al Lycan. Non indossa neanche i suoi gioielli, salvo l'anello di Beatrice, ed i veleni celati nelle pieghe della sua gonna.

    VARINIEL [SdT - H]Sta accarezzando la testa del suo cane quando Eilantia fa il suo ingresso in maniera improvvisa e inaspettata.Mantiene una mano davanti il muso del suo segugio,in modo tale da evitare che esso corri verso la nuova entrata e la sbrani per la troppa frenesia.''Eilantia..amica mia.accomodati.''Replica con tutta la calma a cui un lupo anziano puo attingere.''Solo ieri mattina.''Aggiunge,in risposta all'ultima affermazione dell'Apocalisse.Indica una sedia vicino a lui,e con lo sguardo rassicura la donna che il cane vicino a loro non arrecherà problemi o dolori improvvisi.''hai ricevuto gli auguri della Regina?''Esclama poi in maniera del tutto ironica.Abbozza un sorriso,aspettando che l'umana prenda posto.[Volontà del mannaro(3)]

    EILANTIA (sala del trono) Lui è serafico. Ha imparato a conoscere quel lato sardonico e controllato del mannaro, che lo rende così diverso da tanti altri. Si calma, almeno è quel che tenta fare, innanzi alle parole dell'amico. Auguri della Regina. In effetti vi è grande ironia a...

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    Last Post by eilantia il 10 May 2015
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  7. LE REGINE DEGLI SCACCHI

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    EILANTIA (strada sterrata-portone della Torre Oscura) Per i profani è una notte di luna piena. In realtà mancano due tramonti a che questo avvenga, e Discordia, che vive a stretto contatto con le razze oscure, non ignora un dettaglio come quello. Avvolta in un manto nigreo, il cui cappuccio alzato riesce a celare il volto della donna, avanza nella notte afosa, lungo le strade polverose. Una notte come tante altre, quindi, in cui potrebbe sollazzarsi col suo giovane amante, o suonare della musica leggiadra. Eppure è lì...a pochi passi da quella Torre, che fu l'inizio d'ogni cosa e, qualche tempo fa, forse la fine...Viva invece, anche se cambiata, schiava forzata ed arrendevole dei non morti. Un'ancella delle tenebre, che ha atteso a lungo questo momento, semplicemente perchè a volte è preferibile sospettare, ma non aver certezza, di una verità cocente. L'abito sfiora il terreno arido e la polvere schiarisce i lembi della veste purpurea, nascosta all'altrui vista dal manto. Giunge al portone ed alza lo sguardo, facendo scivolare appena il cappuccio. La sua Dimora. Lo fu, tanti lustri fà, e non vi fu periodo peggiore. Si sentiva osservata. I respiri nei corridoio, il silenzio pregno di presenza impalpabili. Ora sa. Ora comprende. La mandritta scivola dal mantello color notte, e risalta il suo pallore nell'oscurità. Sa come entrare. Il suo Ductor l'ha resa partecipe di questo segreto, eppure è la prima volta che ne fruisce. Ora che osa domandare. Ora che osa sapere. Magia da affrontare. Disegna una runa nell'aere, ed attende che il portone risponda. Le dita danzano nel silenzio e la Torre reagisce al richiamo. Un cigolio, lieve, ma decisivo. Ora puo' accedere...ora puo' sapere (sangue freddo liv3)

    CALLISTA {.Piano terra.Salone.} . Che sia gelido inverno, che sia bollente estate. Nulla muta tra quelle mura, antiche e spesse, gelide di spiriti e oscure come la pece. Nemmeno il sole riesce ad infilarsi negli spazi lasciati liberi da statue e fregi che nessuno rammenta d'aver scolpito; nemmeno la polvere dei secoli è mai riuscita ad oltrepassare quel possente portone di legno per depositarsi sul pavimento di nero marmo. Nulla muta, nella dimora dell'imponente Signora, la Morte. E mai cambiamento avverrà, nei lineamenti ormai consumati di quella Vestale che poggia entrambi i piedi nudi, bianchi come ossa abbandonate tra la terra scura, sul primo dei gradini che, infine, l'hanno condotta innanzi all'ampia sala al pianterreno. Non ci sono più pensieri o intrighi. Troppo a lungo la notte l'ha rapita, per troppo tempo i suoi occhi, ora ardenti come fiammelle libere di danzare al vento invisibile che si distende oltre quelle colonne, si sono abbeverati solo delle tenebre più fitte. Eppure per un attimo esita. Quello che basterebbe ad un mortale per inalare nuova aria, per sbattere le ciglia. Il suo petto rimane fermo, immobile, intrecciato in sottili veli di preziosa seta viola. I candelabri sf...

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    Last Post by eilantia il 10 May 2015
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  8. DIETRO L'ARAZZO

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    EILANTIA (cella dello scriba) Vi sono cose che non si attendono nella vita d'una persona. Giornate nate con l'apparenza d'esser perfettamente uguali alla precedente ed alla successiva. Senza nulla di saliente da narrare o rammentare nei tempi. Questo tramonto sembra essersi portato con sè una di questi dì, ed è con indolenza che si alza Discordia, dal giaciglio dello scriba, svestita e sinuosa nel portamento, avvicinandosi al catino d'acqua fresca per immergerci i polsi. Con le mani poi raccoglie a coppa del liquido, e lo spruzza sul viso ''Iniziano a divenire afose le giornate...'' Un sussurro melodioso verso il ragazzo lasciato sulle coltri. Si ravviva il lungo crine acconciato, smuovendo le treccine e sistemando i piccoli cristalli racchiusi nella filigrana d'argento ''Quello che amo in questo posto è che il sapere si respira in ogni angolo, in ogni anfratto...ovunque...'' E si gira di nuovo verso di lui.

    ISOTHEOS (stanza) La mia stanza privata assomiglia sempre più ad un covile di belva, specialmente quando c'è lei. Non c'è angolo della stanza chenon venga interessato dalla nostra furia, dalla nostra passione, dal nostro sudore sgocciolante. Si solleva sinuosa e meravigliosa, immacolata nella sua perfetta giovinezza. I pensieri solcano la mia mente con la forza delle onde del mare. Rimango per qualche istante sotto le coperte con lo sguardo perso sul soffitto. Le sue parole mi sfiorano appena e rispondo con qualche attimo di ritardo. ''Sì...vero...tuttavia c'è ancora molto da scoprire....i libri che abbiamo scoperto l'ultima volta, quelli là...ricordate...dovremmo analizzarli meglio...inoltre, sappiate, ho sistemato la stanza nel piano superiore, l'ho ripulita...ora ha un altro aspetto... spero sia di vostro gradimento. E mi scopro sollevandomi in piedi, completamente nudo e sudato. Mi avvicino ai vestiti poggiati su di una sedia. Una mano sui capelli, poi lentamente mi vesto.

    EILANTIA (cella dello scriba) Torna verso di lui, afferrando con la mandritta una larga camicia del ragazzo, posata su una modesta sedia ''Mi metto comoda....'' verbia maliziosa, alzando le braccia e lasciandosi scivolare addosso il lino liso e sottile. Le forme ne sembrano esaltate, nonostante le venga un po' grande e la copra solo sino alle ginocchia. Così candida e scalza sembra più giovane, più ingenua. Soltanto uno come Isotheos, nonostante l'inesperienza, la conosce abbastanza bene da non farsi abbindolare dalle apparenze ''La stanza è proprio qui di fronte....andiamo dunque...Magari troviamo qualche tomo interessante, mentre attendiamo quello che ci procurerà la mercante...'' E senza attendere che lui finisca di vestirsi, apre la lignea, appena cigolante, ed esce a piedi nudi lasciando che i passi sfiorino il cotto fresco delle mattonelle, mentre attraversa la grande anticamera, verso la stanza dei tomi preziosi. Torce dai fuochi d...

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  9. ET IN ARCADIA EGO

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    EILANTIA (salottino interno) E' da tempo che sono assorti nella lettura. Discordia tenta di decifrare il testo d'un'antica ballata, ormai consunta su una pergamena, che tiene srotolata sul grembo. Il suo pupillo impegnato invece a portare modifiche con la piuma, sui suoi appunti. Entrambi in silenzio da cosi tanto tempo, che il crepitio lieve delle fiamme sono l'unico suono, assieme al loro respiro. All'improvviso la donna alza lo sguardo verso di lui, e lascia che la pergamena si riarrotoli lentamente, aiutandosi con le dita sottili ''Sei riuscito a dedicarti alla ricerca di altri tomi?'' Chiede all'improvviso all'elleno, col suo tono melodioso ed appena sussurrato. Sanno bene entrambi a cosa si riferisca. Sposta lo sguardo nigreo verso la porta che accede alla zona privata dei custodi.''E pensare che non ho mai varcato quella soglia...Come sono le stanze degli scriba? Avete un giardino interno? Lustri che vengo qui...e non ho mai appagato la curiosità di scoprire altro, che non fossero questi libri...queste scaffalature...Eppure, è forse altrove che dovremmo dirottare la nostra attenzione...'' Voli pindarici a voce alta, mentre resta con lo sguardo perso nel vuoto, ma il capo voltato verso quella lignea che divide la zona comune da quella privata. Un tempo non aveva accesso a tutto questo, ma ora...ora si. La mandritta posa la pergamena sullo scrittoio illuminato, che condivide con Isotheos, che le siede di fronte. Attende un cenno, solo quello, mentre entrambe le mani salgono a sistemare le treccine arrotolate, tempestate di piccole ametiste. Bagliori violacei, come l'abito di velluto pesante che indossa. Scollato, dal corpetto attillato e le gonne ampie e rifinite. Pallida e bellissima, come una statua di marmo pregiato rivestita di stoffe preziose. Le sue gioie l'agghindano, cosi come i veleni la proteggono. Il medaglione nobiliare che indossa ricorda a tutti chi lei sia, eppure sono le effigi che non palesa a darle il potere che detiene.

    ISOTHEOS (salottino) Berenice è fuori a caccia. Sono solo in compagnia della mia signora. Il silenzio incontrastato del mio nuovo regno ha donato nuova linfa vitale alla mia mente che più di prima è vivacemente più dinamica. Completo alcuni appunti, le ultime revisioni, prima di rendere pubblico il mio lavoro. A capo chino su quelle pergamene sudate, conduco un lavoro che ritengo impeccabile e che presto sarà diffuso in tutot il regno. Ammetto un pò di eccitazione e di emozione, ma cerco di tenerlo per me. La voce suadente della rosa nera irrompe nella mia mente come una dolce melodia, come di un flauto durante le nozze. Alzo lo sguardo stanco e la osservo. Mi riservo qualche secondo per rispondere, poi verbio: ''Non ho avuto molto tempo questo periodo, lo ammetto...lo studio mi ha costretto ad una fatica immane sui libri. Ho dato qualche occhiata, soprattutto al primo piano. E' lì che vi sono le stanze più importanti, do...

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  10. UN TOMO DAL LONTANO EGITTO

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    AILEEN [esterno palazzo.fu][Ha dovuto pensarci un pò su prima di ricordare chi fosse la donna che le ha scritto la missiva. Il ricordo le è arrivato quando ha ripensato al momento in cui c'erano lei e Tristalia, ferite e in un letto, in guarnigione, e a quando due donne giunsero da loro. Una era Raine, l'altra Eilantia. Non ricordava fosse vicegovernatrice, ma va anche detto che di politica non si è mai interessata veramente, da quando ha abbandonato Avalon. Così eccola qua, dopo aver assicurato il cavallo. Vestita con semplicità eppure con garbo, nessuno a guardarla riconoscerebbe in lei la donna che un tempo era ranger. è cambiata, non solo nell'aspetto. Più adulta, meno propensa a correre e a rotolarsi nell'erba. Quello lo lascia al gatto. Pantaloni in pelle aderenti, un corsetto rosso con una camicia, aperta per i primi bottoni. Un paio di scarpe con un tacco lieve, che la rialzano di qualche centimetro, perché non ha mai brillato per alta statura. I capelli scuri sono riuniti in una coda alta, che lascia sfuggire due ciocche a incorniciarne l'ovale del viso. Grandi occhi verdi ora guardano la porta d'ingresso del luogo in cui appena qualche anno prima sarebbe entrata solo per una guerra. Bhe, ora una spada l'ha con sé. Lunga, che pende dal fianco sinistro. Tre coltelli da lancio sono dietro la schiena, nei foderi, ben nascosti. E poi null'altro, se non una curiosa spilla a forma di farfalla a bloccare la coda dei capelli. Cammina, le stringe il cuore ogni volta che ripensa a quando allenò Raine nelle armi da tiro. Le fa quasi male, come se fosse sparita una sorella. O di più. Sospira, fa qualche passo verso il portone. Se Eilantia l'ha chiamata, vuol dire che sicuramente ha qualcosa da ordinare. Non si richiama un commerciante così, per parlare. è quasi pronta a consegnare le armi all'ingresso come fa in magione, che quasi si stupisce quando, bussando, la porta le si apre davanti, e un servitore le dice di entrare.]

    ISOTHEOS (ingresso) Qualcuno bussa. Ero stato informato riguardo l'arrivo di un ospite, anche se non ho idea di chi esso sia. Con passo svelto mi dirigo ad ottemperare agli obblighi servili di quel palazzo. COn un certo imbarazzo e fastidio afferro la maniglia del portone e apro. Il rumore dei chiavistelli annuncia l'apertura e l'aria fresca della notte invade il salone di per sé non certamente caldo e accogliente. Scruto il viandante qualche attimo, scorgo le armi. ''Benvenuto a palazzo...prego di depositare le armi e di seguirmi.'' Distaccato e poco cortese. Immagino che qualunque mastino o guardiano di porta debba esserlo. E' pur vero che assomiglio a tutto tranne che ad un guerriero o ad una guardia, ma cerco di essere convincente, di sforzarmi a far cadere nell'obbedienza chi mi è davanti. L'unico modo per entrare è uccidermi...e non che sia difficile, dopotutto.

    EILANTIA (stanza della musica) Attende ospiti, e certamente fuori la n...

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    Last Post by eilantia il 10 May 2015
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