1. AVRAI IL TUO CAMPANILE-PARTE SECONDA

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    GHEOF -Sala del Trono- Sono tutte accomodate. Tre donne. La Triade. Le Tre dell'Ave Maria. Le guarda tutte mentre apre la cartellina. Lo fa con la solita cura, cura che Nygreilde ed Ophelia conoscono molto bene. Mentre srotola davanti a loro le carte ascolta le parole di che Eilantia gli dedica. Lì, di sottecchi alza lo sguardo su di lei. Lo sguardo di Eilantia. Vuole dirgli di più, lui lo sa. La guarda in volto. Annuisce a lei. Annuisce come va davvero fatto. Non lascia intendere null'altro che un annuire come fosse realmente assorto nelle carte che ha di fronte. No, Goffredo non ha tempo di accomodarsi. Deve mostrare i fogli. Sono molti fogli, molto grandi e curati con una perfezione impressionante, con tanto di dettagli, specifiche. Un lavoro veramente impressionante. Infatti Goffredo per un momento resta in silenzio come quando ci si trova di fronte ad una reliquia, una statua, una croce. Umetta la bocca alzando un angolo della bocca.] Eilantia. E' proprio per farVi felice che ho proposto all'architetto questo tipo di progetto. Mi sono premurato di considerare con maggiore attenzione la costruzione della torre campanaria nei pressi del municipio. Il progetto è superiore in bellezza. Non andrà ad intaccare l'imponenza del palazzo che manterrà intatta la sua struttura. A dargli importanza qua. Potete vedere qui, su questo foglio il prospetto frontale ed a seguire le assonomotrie.. Come potete vedere la torre sorgerà nella parte anteriore del palazzo. Ovviamente l'entrata principale verrà costruita qui. [Indica con l'indice l'ingresso ma senza toccare la carta evitando che in qualche modo si rovini, si sporchi. Ecco che il dito sale a seguire la torre per tutta la sua lunghezza. Mentre lo fa parla.] Sarà la torre più alta di tuttua Barrington. Porterà lo stemma della cittadella. Tutti, tutti potranno vederlo e tutti potranno sentirla. In questi tre fogli c'è la relazione completa riguardo le varie fasi di costruzione e la spiegazione del progetto nei minimi particolari. Non voglio mettermi al posto dell'architetto Klausen. Di sua sponte ha anche fatto un preventivo preciso riguardo i costi base sulla manodopera e sul materiale. Ho visitato molti campanili e devo dire che siamo abbastanza bassi rispetto a molti romani ma indubbiamente la cifra, questo non voglio nascondervelo, potrebbe pesare se non si gioca d'astuzia. [Prende la sedia avvicinandola. Si accomoda di fronte ad Eilantia, il tavolo li separa. Uno sguardo ad Ophelia. Annuisce a lei umettando la bocca, come se abbisognasse davvero di bere. La guarda davvero un momento. Lui non sorride come Nygreilde. Secondo la mentalità dell'italiano e diciamolo, del medioevo intero, è la donna che deve servire da bere all'uomo. Ma questo è un altro paio di maniche. Va a guardare Nygreilde che adesso siede al suo fianco.] Astuzia è un modo un po'... brutale in realtà. Vorrei correggermi. Perchè quella che andremo a proporre a chi ci fornirà il ma...

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    Last Post by eilantia il 10 May 2015
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  2. AVRAI IL TUO CAMPANILE-PARTE PRIMA

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    EILANTIA (sala del trono) Un incontro diverso dal solito stanotte. Forse perchè Goffredo non sarà solo e, soprattutto, perchè da quella sera non si sono più visti. Quella sera...quando ebbri di musica si sono avvicinati tanto da sfiorarsi le anime oscure e, con altrettanta velocità, l'italico è fuggito da lei. Porta rancore Discordia? Dipende. Come in tutte le cose, gode d'una pazienza infinita e non permette alle sue emozioni di domarla. Piuttosto quello è un giochetto che le piace fare lei. E' abbigliata con un abito di seta cruda pesante, omaggio alla primavera che s'avvicina. Il colore scelto è un porpora assai simile ad una stilla di sangue appena versato. Le sovragonne sono ampie e alternate in un effetto visivo meraviglioso, assai simile ad una corolla di rosa, dai petali carnosi e vellutati. Indossa le sue gioie ed ha il crine acconciato in un superbo ed elaborato chignon, tempestato di piccoli rubini splendenti. Sulla lunga tavola della sala del trono, costruita con un'unico tronco di secolare, levigato e lavorato con intarsi, sono posate alcune pergamene vergini, piume e calamai grondanti d'inchiostro. Non sa se occorreranno a Goffredo, ma forse Nygre vorrà prendere appunti. Diversi candelabri sono posti ad illuminare eventuali mappe o scritture. Attende gli ospiti e, come sempre, non si esime dall'aver fatto preparare dei piccoli fagottini di pane nero con strutto e formaggio, ed un'ampolla di yppocrasso.

    NYGREILDE { Corridoio-> sala del Trono } Si è guardata un'ultima volta allo speccio prima di uscire dalla sua stanza. Ha sorriso soddisfatta alla sua immagine che vi ha visto riflessa. Perfetta. L'abito azzuro, questa sera si è concessa di indossarlo senza alcuna camicia, senza alcun mantello e quall'abito si sposa perfettamente con la sua carnagione candida. La scollatura, audace ma non volgare, lascia appena intravedere l'attaccatura dei seni, e tra quelli il grande ciondolo a forma di tigre, quello che le regalò sua madre tanti anni prima. I capelli sono tutti raccolti, tante piccole trecce che si attorcigliano sul suo capo, come in un ricamo e, tra quelle, tanti delicati nastrini azzurri, come il vestito. Dopo essersi ammirata quindi è uscita, portando con se il calamaio e la sua piuma. Una semplice piuma sfumata in marrone, niente a che vedere col raffinato pennino di Goffredo. E' corsa poi alla porta di lui, in un ondeggiare della veste azzurra. Ha bussato veloce ed ha atteso che lui uscisse *Lady Eilantia ci attende* le avrebbe detto non appena aperta la porta, senza perdere troppo tempo in convenevoli. Lo avrebbe poi atteso e gli avrebbe detto * Ci attende nella sala del Trono* . Tutto senza dedicargli più di uno sguardo ed un sorriso di cortesia domandando infine *Avete tutto con voi?* .Non vuole darlo a vedere ma è nervosa, emozionata e ancora nervosa. Ogni tanto getta qualche sguardo all'uomo, mentre tra se e se ripassa ciò che deve dire.

    GHEOF -Stanza Gh...

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    Last Post by eilantia il 10 May 2015
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  3. LA ROSA, LA TIGRE ED IL TEMPLARE

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    EILANTIA (salottino interno) Non sono lì da molto, ma abbastanza da aver già intavolato un'amena conversazione. Scopo della visita? Mostrare a Nygreilde quello che considera il suo nuovo regno. Hanno passeggiato attraverso le scaffalature ed, infine, si sono accomodate sulle poltrone di velluto che compongono il piccolo salottino della biblioteca. Scrittoi si alternano tra le sedute, ma loro non hanno alcun libro sui grembi. Dopo aver parlato del tempo, del roseto del palazzo e del campanile, Discordia si dedica appieno a narrarle del suo progetto futuro, sull'istruzione a Barrington. Voli pindarici, accompagnati da teorie del tutto personali, ma che trovano già due illustri estimatori, uno tra loro, il torbido Goffredo d'Altavilla ''Come ti dicevo, mia cara, l'attuale scriba è il mio pupillo, Isotheos, che magari apparirà a breve con qualche pergamena sottobraccio...'' sorride nel pensare alla scena ed il tono s'ingentilisce ulteriormente ''Siamo entrambi dell'avviso che la cultura, pur non essendo comprensibile a tutti non incontra, necessariamente,terreno fertile solo in una mente nobile. Vi sono persone d'umili origini, che hanno predisposizione all'apprendimento ed al ragionamento, e avrebbero diritto a sviluppare tale dote...Ne parlavo anche con Ser Goffredo, e non è escluso che, dopo il campanile, ci dedicheremo anche a questo progetto...'' Le dita sottili allisciano la seta nigrea della gonna ampia. Il corpetto color porpora, invece, mostra una scollatura assai generosa, ed evidenzia il candore. Lunghe maniche svasate, di seta e pizzo sottile, vestono la braccia armoniose che, dopo anni di arpa, non possono far a meno di muoversi come danzasse, accompagnando le parole della dama e dando maggior enfasi alle sue idee. Il crine è acconciato in elfica foggia e tempestato di piccoli rubini. Indossa le sue gioie ed il medaglione nobiliare. I veleni sono celati tra le pieghe della gonna, appena sotto il corpetto, sul lato destro. Nessuna effige la riconduce nè al governo, nè alla congrega. E' solo una donna nobile, come si evince dal medaglione, che discorre con un'altrettanto raffinata giovincella. (diplomazia liv3)

    NYGREILDE { Salottino interno } Per gli incontri con Eilantia la giovane Tigre si prepara sempre in maniera accurata, ed è proprio questo che ha fatto anche stavolta. Non possiede molte vesti, ma l'abito di velluto azzurro che indossa nelle occasioni importanti la rende davvero splendente, e di questo lei ne è consapevole. La morbidezza di quel tessuto infatti accompagna i suoi movimenti felini, sensuali, attraenti, sottolineando le forme gentili, fanciullesche del suo corpo appena sbocciato. Anche ora che è seduta, su una poltrona di fronte a quella della vice Governatrice, quell'abito la avvolge come una morbida onda. Anche la sua pelle è candida, come quella di Eilantia, ma sul suo visino, contornato dai capelli color del fuoco, acconciati in u...

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  4. CHE LA NOTTE SPLENDA SU DITE, CHE SPLENDI NELLA NOTTE

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    EILANTIA (esterno-biblioteca) Una notte come tante altre, nella città di Barrington. Strade fredde, il cui fetore è attenuato dalla temperatura e ombre fuggevoli sotto una Selene quasi nascosta. Una figura minuta cammina sicura, scegliendo scorciatoie e vie sicure. Il manto nasconde le forme, ed il cappuccio il volto, ma un occhio attento potrebbe intuire che una dama si celi sotto la lana scura, finemente tessuta, anche solo dall'armonioso ondeggiare della camminata. Non era il momento per raggiungere la biblioteca, non a quell'ora e men che mai senza scorta, ma i tempi dei perigli sono ormai cosi lontani da rendere Discordia, più azzardata e temeraria. Isotheos manca da qualche giorno, e lei è certa che sia troppo assorto nei suoi studi...tanto da dimenticarsi di dormire e nutrirsi. Lo deve redarguire: ecco perchè giunge nel tempio del sapere e lascia che la mandritta spinga con forza l'ampia lignea. Ed ecco perchè, con un movimento fluido, penetra nel silenzio di quel luogo, le cui mura sono impregnate di sapere e storia. Aspira i profumi familiari: cera, pergamene, pelle conciata. La lignea si chiude alle sue spalle e lei s'appresta a sfilarsi il manto. Le torce illuminano l'elegante atrio. Statue dalle movenze sensuali e bucoliche le danno il benvenuto. Il marmo bianco s'ammorbidisce d'ombre e riflessi dorati. Tutto è lindo ed ordinato. Jemayl avrebbe apprezzato. Le mani sganciano la fibbia bronzea, mentre scivola il cappuccio all'indietro.

    LIBETH { Sala comune}{ Desco }{ Si è allontanata dalla Torre, dalla sua stanza, da sua Madre. E' tornata a quello che è convinta sia il suo posto in questa città, l'unico motivo di soddisfazione e realizzazione che esula dalla caccia e dal sangue. Ha raggiunto la sua camera alla biblioteca, quella che è stata preparata per lei da Madama Dhorta, e ha cercato la donna in lungo e in largo attraverso tutta la struttura, ma invano. Sembra che anche il suo odore sia sbiadito, meno pressante in quelle stanze, meno vivace. Ora la Maestra siede al Desco della sala comune, una pergamena bianca davanti a sè, un calamaio e un pennino. Tiene la testa poggiata sulla mano sinistra, l'altra appoggiata sulla superficie l'espressione sul viso è piuttosto assorta. Il destinatario della missiva che si accinge a scrivere è, ancora una volta, il Governatore. Bisogna certo informarlo della sparizione di Dhorta, è chiaro, e mentre l'Immortale è intenta a cercare le parole giuste ecco che un rumore di passi la distrae, accompagnato dall'unica cosa capace di irrompere con una violenza tale nella vita di un vampiro, tanto da provocare reazione spontanea. Annusa l'aria, Libeth, quasi come farebbe una fiera. No, non è un'odore che conosce, e questo contribuisce ad esaltare la Bestia che vive nel suo petto. Certo è che da quando i suoi poteri sono aumentati, quella tragica notte in torre, controllare l'istinto è diventato più semplice. Il dolore che prima le af...

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  5. IL FILO CHE SI SPEZZA

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    EILANTIA (sala del trono) E' seduta sul trono. Strano stia proprio lì, dopo aver rifiutato quello scranno a cuor leggero, da tanto tempo. Le ha procurato un gran disagio sedersi su quel legno intarsiato, dopo la scomparsa di Raine. Momenti difficili in attesa di una scoperta che non c'è mai stata. Potrebbe chiedere a Ithilbor, ma ha paura: che la risposta non le piacerebbe, che potrebbe cambiare il destino del Caos. Il gomito destro è poggiato sul bracciolo, e la mandritta giocherella con le treccine sfuggite all'acconciatura. La mancina, invece, regge un goto pieno di vino elfico. La veste nigrea, col bustino d'argento, finemente lavorato, esalta il suo candore. La gonna ampia, scende fino al velluto purpureo che riveste il rialzo. Si gode il silenzio della stanza enorme, dove le ombre delle colonne, danzano alla luce tremula delle torce. E' seduta sul trono e non se ne preoccupa: Variniel non è certo geloso.

    ISOTHEOS (sala del trono) No Variniel non sarà geloso, ma ammetto che fa un certo effetto stare all'ombra del trono con un libro in mano. Appoggiato al muro, al fianco della mia signora, leggo una pergamena, l'ultima bozza delle mie fatiche. Sgranocchio una mela, inseparabile compagna di notti insonni. ''Ormai è tutto pronto. Ho qualche idea di come diffondere la mia opera...vorrei sottoporla a voi prima di adempiere ai miei doveri.'' sussurro quasi, alzando ora lo sguardo verso la mia signora. Attendo una sua risposta, un suo cenno, un suo comando e potrò dare libero sfogo all'eresia che sconvolgerà Avalon e tutto l'ordine costituito. Ci sarà da divertirsi e non stento a credere che le menti più fervide dell'isola si ribelleranno alacremente contro questa nuova >>
    ISOTHEOS dottrina.

    EILANTIA (sala del trono) Le parole dello studioso violano il silenzio. Volta il capo verso di lui e sussurra suadente ''Dimmi pure...'' Non hanno ancora parlato della sera innanzi. Nessun commento sul suo congedo veloce, nè del perchè è rimasta contrariata innanzi l'allettante proposta di Stavrogin. Porta il calice alle labbra mentre attende il dire del ragazzo, osservandone il volto in penombra. E' così bello, passionale...Una forza della Natura che rischia di perdere la sua maggior potenzialità: la forza dei suoi sentimenti. Lui non puo' capire. E' troppo preso dall'illusione d'una vita eterna, da non rendersi conto del prezzo da pagare.

    ISOTHEOS (sala del trono) ''Ho riflettuto che la diffusione del sapere non può avvenire all'interno di una biblioteca...ho pensato di appendere delle pergamene nei luoghi più importanti di Barrington e di Avalon. La rocca dei messaggi, la torre arcani, il palazzo del governatore, le mura cittadine, il tempio, il tor e la locanda di Filippa. Tuttavia temo che una così diffusa opera di pubblicazione possa mettermi in pericolo e avrei bisogno di sapere se non vi è la possiblità di alloggiare da qua...

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    Last Post by eilantia il 10 May 2015
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  6. LE LEGGI DI NATURA

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    ISOTHEOS (sala comune) Ho già preso possesso della biblioteca. Non c'è voluto molto affinchè prendessi possesso di ciò che è mio al momento. Sarò anche solo uno scriba, ma sono anche l'unico che ha una minima competenza in fatto di cultura e libri. La custodia del sapere sarà d'ora in avanti una mia competenza. Siede comodamente su una delle poltrone lì presenti, silenzioso, a pensare. Avanti l'Elfo Stavrogin intento a leggere il mio scritto. Lo avevo contattato per missiva tempo addietro per avere un parere, esattamente come la mia signora Eilantia. Entrambi mi daranno le giuste indicazioni riguardo le mie ricerche e la trattazione che hoscritto. Mi sono sforzato di trascrivere in lingua corrente così che tutti possano avere la capacità di leggerlo, anche se non nego che il latino sia la lingua più adatta per questo tipo di lavori. Non dico nulla. Mi limito a pensare, soppesando i sospiri di chi è lì con me.

    EILANTIA (vicoli-entrata) Selene illumina una Barrigton losca e maleodorante, piena di mercanti ebbri e segreti innominabili. Un luogo che in pochi calpesterebbero serenamente dopo il tramonto, salvo chi ha alleati più potenti della Morte stessa. Celata in un manto di lana nera, col cappuccio alzato, Discordia raggiunge quello che è divenuto il regno del suo pupillo e, in parte, la sua personale conquista. Irriconoscibile nell'oscurità, sceglie scorciatoie astute, per giungere al più presto, e godersi la pace della biblioteca. Innanzi al grande edificio sorride. Sale i due scalini, e la mandritta s'appresta a spingere l'ampia lignea. Non ha avvertito l'elleno. E' stata una decisione improvvisa, di cui si rallegra, nello stesso istante in cui intravede il primo barlume di luce provenire dall'interno, unito a quell'inebriante aroma di cera, pergamene e pelle conciata.

    STAVROGIN [sala comune] siede comodo su una poltrona, affondato nella bambagia e nei suoi pensieri mentre continua a far scorrere sulla pergamena gli occhi avidi. Non si direbbe un guerriero, dentro l'abito elfico da viaggio che lo ricopre per intero, compresi i due pugnali che porta legati dietro alla schiena sotto il copriveste e che ogni tanto gli mordono le terga facendosi sentire affamati anche se custoditi dai foderi. Solo il volto e il capo sono scoperti, e le mani che reggono i fogli con le dita lunghe e affusote, ben curate, da cui spicca brillante e rosso come il sangue un anello di rubino sull'anulare destro. E poi l'effige che lo presenta al mondo come Arciduca, fissata al petto. Il bel volto inespressivo fa mostre del fatto che la lettura è terminata quando le labbra si schiudono e la favella si fa sentire, soave e cortese, mentre gli occhi si fissano su Isotheos [bene... molto bene... ma questo scritto pecca ancora di qualche notizia che non vi è giunta...] dice, e il volto si fa soddisfatto e maligno [... voi non sapete che ci sono strati tre efferati delitti sull'isola sacra, e la Dea non si...

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    Last Post by eilantia il 10 May 2015
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  7. APPARVE ANCORA UN ALTRO SEGNO...L'APOCALISSE

    AvatarBy eilantia il 10 May 2015
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    EILANTIA (giardini) Vi è un momento in cui si percepisce la rinascita. Quello che segue la devastazione del Caos, e che giustifica il Caos stesso. La primavera è uno di quegli istanti. Dopo il freddo, l'apparente morte d'ogni cosa, la mannaia del gelo, che ha ucciso i più deboli, e le lunghe notti, che hanno inghiottito la città nel buio e nei suoi pericoli, ecco la speranza...Discordia ne sorride, perchè ben sa che è effimera illusione. La gente si godrà il caldo, le messi abbondanti e le gravidanze giunte a buon fine, che accresceranno bestiame e prole, e poi...tornerà il Caos. Nessun mantello per lei, oggi. Abbigliata con un abito di cotone pesante, decorato di pizzi preziosi e semitrasparenti, lascia che la sua pelle candida, incontri il sole ed il suo tepore con accortezza. La scollatura è generosa, e mostra il medaglione nobiliare ed un sottile velo di sudore. Le braccia laboriose, si muovono con destrezza tra i rovi di rose, lasciando che le dita sottili potino i rami con un coltello affilato. Seleziona i germogli più grossi e li risparmia, ma solo se l'armonia dell'insieme non offende l'estetica. Morte e Bellezza, muovono le sue mani. Le treccine acconciate tintinnano tra loro, per via delle piccole ametiste che li decorano. Viola, come l'abito che indossa. Sfoggia gli anelli e cela i veleni, tra le pieghe dell'ampia gonna. Canticchia, con la stessa intensità con cui opera: persa in un mondo che è suo, e suo soltanto.

    ISOTHEOS (giardini) Primavera...così dicono. Il freddo persiste e nonostante il cielo terso le giunture sono ancora congelata nella fredda morsa del ghiaccio. Vesto con il solito mantello pesante, masticando avidamente una mela, il mio frutto preferito. Passeggiavo sotto il porticato quando, come spesso avviene, noto al centro del giardino una donna che ormai vedo assai frequentemente. Lo sguardo si sofferma sulle movenze eleganti della mia signora e i passi raccolgono le forze per seguire la linea immaginaria che conduce fino a lei. Mi avvicino da dietro, poi mi fermo, mastico ancora il frutto proibito e notando l'abito indossato non posso fare a meno che scuotere il capo. ''Avete una resistenza notevole, voi donne del nord...quasi vi invidio''. Percepisco i brividi percorrermi la schiena e mi stringo ulteriormente nel mantello. Lancio uno sguardo al groviglio di rose e la domanda sorge spontanea. ''Non sapevo foste abile nel trattare i fiori...''.

    EILANTIA (giardino) Giunge Isotheos, ed i suoi passi si perdono sulla terra soffice, mentre s'avvicina. Sorride alle di lui parole e replica maliziosa ''Non solo tra le coltri, mio caro...Gli inverni rigidi ci temprano e le messi scarse mettono a dura prova la nostra sopravvivenza. Chi giunge alla mia età, ha lottato più volte con la Morte e l'ha elusa...'' Continua a tagliare ramoscelli, che lascia cadere in terra ''Non tutti i fiori, ricevono le mie attenzioni, ma le ro...

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    Last Post by eilantia il 10 May 2015
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  8. FIORI DELICATI

    AvatarBy eilantia il 9 May 2015
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    EILANTIA (stanza della musica) Se sapesse, la Rosa Nera, cosa si consuma tra queste mura vetuste, ne riderebbe. Perchè i destini dei nuovi ospiti s'intrecciano torbidi come le acque d'uno stagno, e le basterebbe avere qualche informazione di più, per diventare una divertita burattinaia. Invece ha solo qualche tassello, di questo intrigatissimo mosaico che si tende tra il suo palazzo e la loggia, e si limita ad accogliere i nuovi giunti, come ospiti del Governatore, e ad incontrarli, come desìo di quest'ultimo, per controllarne operato e costi. Nygreilde vorrebbe rendersi utile, ma Variniel non sa ancora cosa fare di lei. Eppure ha chiesto a Discordia di controllarne di buone maniere. E' seduta sulla chaise longue in attesa, mentre una pergamena è srotolata sul tavolino. Legge le note e mentalmente canta. Una nuova ballata, altro repertorio per lei. L'unico amore al quale non ha rinunziato per il Caos. L'unico sopravvissuto a tutti i cambiamenti. Il fuoco crepita nel camino, regalando fiamme danzanti alla penombra della stanza. Torce accese, ed una luna>>il comportamento. Anche Ofelia...si...ma non puo' mica accoglierle entrambe e far sembrare l'incontro, una lezione quasi pregna. Riflessi dorati, per la stanza della musica.

    NYGREILDE { Corridoio- > stanza della musica } Ha impiegato ore, ore per strofinare via l'inchiostro dal viso, dalle mani, dalla manica. Solo sul tessuto azzurro , su quella punta della manica che scende sul dorso della mano. Quando la missiva della vice governatrice è giunta partono dalle tempie e ha lasciato il resto sciolto, ondeggiare ad ogni suo passo insieme alla veste azzurra, profondamente scollata sul petto candido dove pende la tigre regalatale da sua madre. Emana un profumo dolce, esotico, d'ambra. Vuole fare una buona impressione. E' curiosa di vederla quella donna, di presentarsi a lei. Segue le indicazioni che la donna le ha lasciato facendosi >>nella sua stanza aveva appena finito di tergere il suo viso. Ha spazzolato i capelli a lungo e ha stretto due treccine che guidare dalla luce rossa delle fiaccole. Terza porta del corridoio che conduce alla sala del trono. Ecco la prima, pochi passi. La seconda...ed infine la terza. Sorride appena, alza la mano, la sinistra, e bussa con decisione, in attesa di una voce che la inviti ad entrare.

    EILANTIA (stanza della musica) Sente bussare all'uscio. Alza appena il capo e lo volta verso la lignea. Le treccine elfiche si scuotono, lasciando che i piccoli cristalli di rocca splendano alla luce delle torce. Indossa un abito nero, dal corpetto argentato e generosamente scollato. Filo d'argento decora anche, in intricati arabeschi, gli orli delle maniche e della gonna ''Accomodatevi....'' verbia cortese, e lascia che la pergamena si riarrotoli tra le mani candide. Pallida, d'un candore marmoreo, lascia che le sue gioie parlino per lei. Il medaglione nobiliare, che preannuncia nobili natali che...

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    Last Post by eilantia il 9 May 2015
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  9. IL NUOVO DUCTOR

    AvatarBy eilantia il 9 May 2015
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    ITHILBOR[*§*Palazzo del Governatore|Esterno*§*] Si dice che la bella stagione sia alle porte. Si dice che il freddo stia facendo spazio al tepore della stagione dell’amore, o almeno a quella che così è solita chiamarsi. Tu il tepore non l’avverti, Sposa. In te c’è solo freddo e Sete, il primo a ricordarti quanto non vi sia vita nel tuo corpo giovane, la seconda a renderti il conto di quel prezzo che dovrai pagare in eterno per aver abbracciato la dannazione e aver ceduto la tua anima. Cammini sicura, con quel passo marziale che una dama non potrebbe mai avere, lasciando che in esso non manchi l’eleganza imparata all’ombra delle corti frequentate in vita. Non ci sono vesti sontuose ad accompagnarti, ma i panni di quella che, a qualunque sguardo, apparirebbe come una guerriera superba. È pur vero che gli stolti e gli incauti saprebbero scorgere in quel portamento fiero il gioco di una ragazzina: la corporatura esile suggerirebbe come in quelle braccia snelle non vi sia nemmeno la forza necessaria a impugnare la lunga che pende al fianco destro; la giovane età direbbe quanto vi possa essere solo un’infarinatura all’arte della guerra, non la sapienza e la scaltrezza di un duellante maturo. Tu non te ne curi: ti vesti della tua arroganza e cammini tra quei vicoli conosciuti a menadito, facendoti araldo di Morte, la stessa che adesso, a diritto, puoi annunciare nel saluto. Non che sia mai stato un problema avvalerti della riverenza verbale del Caos, ma adesso quelle parole hanno un sapore diverso. La voce le plasma con orgoglio, il tono le rifinisce nel merito. I lunghi capelli sono raccolti in una coda senza alcuna pretesa e il corpo è avvolto in un completo di pelle che par intessuto d’ombra. Non ci sono veleni ad accompagnarti. Solo il pugnale che fu dono di Ashlar nascosto nello stivale sinistro. La vita non circola tra le stradine di Barrington: si rintana nelle abitazioni private, al calore di un focolare domestico, pensando di essere al riparo dall’oscurità. E tu incedi, avvolta dal riverbero di quelle luci fioche e degli odori che appartengono agli abitanti, verso il palazzo dove ha sede il Governo. Il portone riceve tre rintocchi: misurati, non sgarbati, ma decisi. Non c’è esitazione nel chiedere di entrare in quella costruzione [tenebra I; veggenza I]

    EILANTIA (stanza della musica) Vi sono giornate che si preannunciano uggiose, ma celano sorprese inaspettate, come i piccoli scrigni chiusi, nelle stanze delle dame. Discordia è nella sua stanza, intenta a coltivare la sua passione, ormai dimentica del ruolo che fu suo un tempo. Non perchè il fuoco del Caos sia scemato in lei, ma semplicemente perchè il suo ruolo diplomatico e quel palazzo sono da lungo tempo, tutto cio' che conosce, Ha saputo gli eventi, ed attende disposizioni, ma come per una primavera anelata, che non giunge mai, s'è adattata all'attesa concentrandosi su altro, combattendo tedìo e frustrazione col suo ruolo di Vicegovernatrice. E' quindi seduta su...

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    Last Post by eilantia il 9 May 2015
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  10. HO RACCOLTO GLORIA E FIELE

    AvatarBy eilantia il 9 May 2015
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    GHEOF -Corridoio- Chiude la porta della propria stanza. Ha atteso che l'ultimo raggio di sole abbandonasse del tutto la propria stanza mentre ripuliva gli strumenti per scrivere. Organizzato. Goffredo è un uomo organizzato. Certo, se i rintocchi di una campana aiutassero le persone a capire in che momento particolare della giornata si trovano non ci sarebbero problemi per nessuno. Ormai lui è talmente abituato da quel tipo di divisione temporale che è come se le campane le avesse in testa. Le diverse angolazioni del sole, il momento preciso per correre al monastero a pregare Dio a seconda del giorno. No, ma quale correre. Non si corre nella casa di Dio. Tutto aveva una scadenza precisa, ogni passo della giornata un rito da rispettare. Passa una mano a ravviare i capelli, folti che quelli ahimè, un ordine proprio non riescono a trovarlo. Sono tanti, sono spessi, sono di un castano scuro striati da qualche capello bianco. Vecchio e maturo d'un cristiano corrotto divenuto cataro per far dispetto alle fondamenta monacali. Inspira dal naso a far scivolare lungo la gola un fastidioso filo di catarro. Fuma. Ha fumato. Ha pure bevuto durante la giornata. Riesce ad avere un comportamento nonostante tutto morigerato. La sua apparenza, il suo controllarsi, il suo volere il controllo nasconde molto altro. Ridiscende le scale lentamente guardando il proprio riflesso su una vetrata illuminata dai fuochi che danno una luce soffusa allo sfarzoso ed importante palazzo. Ha una camicia color porpora, tre bottoni slacciati a far respirare uno stralcio di pelle nuda, sul petto ed un paio di calzoni neri, tenuti stretti sui fianchi da una cintura di pelle nera. Stivali lucidati a dovere, barba incolta ma curata in maniera quasi maniacale. La stanza della musica. Stasera la vicegovernatrice suonerà per lui. E c'è molto da dire, molto da approfondire. L'unica macchia, oltre quella di peccati che è meglio non narrare, è quella che invade il pollice mano destra. E' inchiostro. Ha pensato in questi giorni. Ha pure goduto nel silenzio della sua stanza. Adesso vive il suo essere con addosso la piacevole ebbrezza ddi quattro bicchieri di vino sorseggiati lungo il pomeriggio, a stomaco vuoto. Adesso è proprio di fronte alla porta, la terza dopo aver ridisceso le scale. Alza appena il mento serrando un momento la bocca. Ha occhi socchiusi. La mano destra va a bussare. Tre rintocchi. E poi il silenzio.]

    EILANTIA (stanza della musica) Sa bene, la Rosa Nera, cosa proverà l'italico quando entrerà nel suo Regno. Non ha dubbi sull'espressione soddisfatta ed appena stupita che mostrerà il suo volto, mentre lo sguardo si soffermerà sui dettagli. Ogni cosa è stata curata, in quella stanza. Lustri di piccole attenzioni ed aggiunte. Lei, altrettanto curata, in questo singolare appuntamento. La stanza della musica è uno scrigno di cultura. Alla destra dell'uscio un piccolo salottino di velluto purpureo, circonda il tavolino con le ampolle di liquori e...

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    Last Post by Aly Chiman26 il 23 May 2019
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