CRISTOBAL [Atrio - Biblioteca] Spingi con decisione ma non con rozzezza il ligneo portone per ritrovarti nel giardino. Avanzi, passo dopo passo guardandoti intorno. Non avresti potuto immaginare un luogo diverso dopo aver letto il messaggio in rocca. Pare che qui si celebri per davvero l'estasi della cultura. O almeno così ti sembra. Sei sempre più stato attento alla forma che alla sostanza. O meglio, di forma non si vive, di sostanza sì. Ma il miglior modo per arrivare ad una sufficiente sostanza, è una buona forma. Pensieri che si arrovellano nella tua testa, ma che non per questo ti distolgono dal tuo obiettivo. La destra tiene il fodero dello stocco, come per evitare che il minimo rumore disturbi la quiete del loco. Non sai precisamente dove andare, dunque avanzi. Superi le statue per poi fermare il tuo incedere sulla soglia dell'atrio. La mancina stringe la missiva di risposta di Eilantia, se mai qualcuno ti dovesse chiedere cosa ci fai lì. Fai capolino, come a cercare una qualche presenza. Per ora ancora in silenzio.
EILANTIA (salottino) Cosa accada nell'atrio ancora non puo' interessarla. Forse perchè l'anticamera del Tempio è, in effetti, da lei divisa dalle lunghe scaffalature, o anche solo perchè è affacendata in altre cose. Assisa in uno scrittoio, sta vergando una missiva da spedire in Torre, per chiedere lumi, alla sua Signora, sulla sorte di Inysil. D'altronde, se Ghebur è tornato, anche la fanciulla sarà, presumibilmente, in salvo. Pone la sua firma ed alza la piccola pergamena, soffiandoci sopra più volte, per asciugare l'inchiostro. Le dita sottili, pallide come l'alabastro, reggono con estrema delicatezza, così com'è avvezza fare, anche quando suona il suo strumento. E' abbigliata con un vestito d'elegante fattura. Di color violetto, cangiante alla luce sottile, che filtra dalle finestre, e a quella delle fiamme del braciere del salottino. E' impossibile fare a meno del fuoco, da quando piove ininterrottamente. L'illuminazione è necessaria, così come il calore che asciughi l'aria, ed impedisca ai tomi di marcire. Le maniche ampie sfiorano il pavimento, mentre è assisa. La scollatura squadrata, assai generosa come sempre, mostra una pelle vellutata, ed un medaglione nobiliare. Le dita, impreziosite da anelli, inizieranno a piegare la missiva, che verrà poi fatta scivolare tra le pieghe della gonna. Lì ove cela i suoi veleni. Le scaffalature sono silenziose, in assenza di avventori che si attardino tra i lunghi ripiani, in cerca di tomi. Strada obbligata, per giungere al salottino di Discordia.
CRISTOBAL [Sala Comune - Salottino] Prendi coraggio, non stai facendo nulla di male dopotutto, sei semplicemente lì, come già accennato via missiva, per proporre un grande affare al Governo di Barrington. Ed un grande affare per te, non c'è bisogno di nasconderlo. Scivolano ora le mani dietro la schiena, per poi ricongiungersi in una posizione di riposo, mentre assumi...
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