1. SONO NATO PASTORE IN MEZZO ALLE PECORE

    AvatarBy eilantia il 15 May 2015
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    ISOTHEOS (Sala segreta) E' da molto che studio questi volumi e li trovo tutti molto interessanti. Nonostante la mia attenzione per i libri e le pergamene che in questi giorni mi stanno tenendo incollato alle copertine di quei testi, avverto una strana sensazione di tristezza e angoscia che mi pervade l'animo. Qualcosa di irrisolto, di non completamente appagato. Spesso osservo fuori dalla finestra soffermandomi ad osservare il cielo plumbeo e non vedo altro che lacrime di un cielo altrettanto triste. Nemmeno il calore di una donna sa darmi quelle emozioni passionali che mi hanno tenuto vivo fin'ora e la cosa mi preoccupa. Sto forse iniziando a perdere interesse per questo mondo? Forse che la mia mente vaga troppo alta alla ricerca di assoluti impossibili da realizzare? La vita è fatta di assoluti, ma in questo caso l'unica cosa di assolutamente assoluto è la mia mancanza...di cosa? Non lo so...

    EILANTIA (sala segreta) Vi sono momenti, nella vita di una persona, in cui si valutano una serie di fattori contingenti, e ci si rende conto che è il momento di cambiare tante cose, o anche solo cambiarle in sè. Turbata per la sua avventura, vaga perplessa lungo le stanze della biblioteca, domandandosi perchè ci siano fuochi che non possono spegnersi mai del tutto. Abbigliata con un vestito color notte, dall'ampia scollatura ed i pizzi preziosi e sottili, lascia che la seta ondeggi nel suo intercedere, mentre le ampie maniche celano ormai le braccia disabituate a prender aria, col sopraggiungere dell'autunno. Affacciarsi alla sala segreta e vedere Isotheos è un tutt'uno. Sorride al pupillo, sussurrandogli lieve ''Ben trovato...sei mancato a lungo, stavolta...'' Ed entrerà solo se invitata da quest'ultimo, temendo di disturbarlo negli studi.

    ISOTHEOS (sala segreta) Rispondo con un cenno del capo quando la voce della mia signora mi percuote violentemente e mi desta da quel lungo sonno. ''Avete ragione, ma lunghe ricerche mi hanno tenuto impegnato, lunghe e faticose...'' Berenice passeggia accanto a me con le sue zampette e mi becca di tanto in tanto come a volermi in qualche modo sostenere. Piegato su me stesso rimango al centro della stanza in penombra, illuminato solo da una mozzicone di candela. Il mio sguardo è fisso, immobile, ad osservare la fiamma languida che tremula danza sotto il mio sospiro. Alzo poi gli occhi incrociando quelli di lei. ''Mi cercavate? Avevate bisogno di me?''.

    EILANTIA (sala segreta) Sorride al ragazzo ''Nulla di particolare...ho sistemato i tomi che erano sul tavolino e selezionato le pergamene da studiare, prima di capire dove metterle. Poi dobbiamo ordinare altro inchiostro. Infine abbiamo un nuovo guardiano..'' Lascia cadere il commento con fare molto disinvolto, come gli avesse comunicato che sono arrivate pergamene vergini da riporre. Intanto avanza di qualche passo verso di lui ''Te, invece, hai qual...

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    Last Post by eilantia il 15 May 2015
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  2. IL PIRATA SEDOTTO, MA NON ABBANDONATO

    AvatarBy eilantia il 15 May 2015
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    CRISTOBAL [Atrio - Biblioteca] Spingi con decisione ma non con rozzezza il ligneo portone per ritrovarti nel giardino. Avanzi, passo dopo passo guardandoti intorno. Non avresti potuto immaginare un luogo diverso dopo aver letto il messaggio in rocca. Pare che qui si celebri per davvero l'estasi della cultura. O almeno così ti sembra. Sei sempre più stato attento alla forma che alla sostanza. O meglio, di forma non si vive, di sostanza sì. Ma il miglior modo per arrivare ad una sufficiente sostanza, è una buona forma. Pensieri che si arrovellano nella tua testa, ma che non per questo ti distolgono dal tuo obiettivo. La destra tiene il fodero dello stocco, come per evitare che il minimo rumore disturbi la quiete del loco. Non sai precisamente dove andare, dunque avanzi. Superi le statue per poi fermare il tuo incedere sulla soglia dell'atrio. La mancina stringe la missiva di risposta di Eilantia, se mai qualcuno ti dovesse chiedere cosa ci fai lì. Fai capolino, come a cercare una qualche presenza. Per ora ancora in silenzio.

    EILANTIA (salottino) Cosa accada nell'atrio ancora non puo' interessarla. Forse perchè l'anticamera del Tempio è, in effetti, da lei divisa dalle lunghe scaffalature, o anche solo perchè è affacendata in altre cose. Assisa in uno scrittoio, sta vergando una missiva da spedire in Torre, per chiedere lumi, alla sua Signora, sulla sorte di Inysil. D'altronde, se Ghebur è tornato, anche la fanciulla sarà, presumibilmente, in salvo. Pone la sua firma ed alza la piccola pergamena, soffiandoci sopra più volte, per asciugare l'inchiostro. Le dita sottili, pallide come l'alabastro, reggono con estrema delicatezza, così com'è avvezza fare, anche quando suona il suo strumento. E' abbigliata con un vestito d'elegante fattura. Di color violetto, cangiante alla luce sottile, che filtra dalle finestre, e a quella delle fiamme del braciere del salottino. E' impossibile fare a meno del fuoco, da quando piove ininterrottamente. L'illuminazione è necessaria, così come il calore che asciughi l'aria, ed impedisca ai tomi di marcire. Le maniche ampie sfiorano il pavimento, mentre è assisa. La scollatura squadrata, assai generosa come sempre, mostra una pelle vellutata, ed un medaglione nobiliare. Le dita, impreziosite da anelli, inizieranno a piegare la missiva, che verrà poi fatta scivolare tra le pieghe della gonna. Lì ove cela i suoi veleni. Le scaffalature sono silenziose, in assenza di avventori che si attardino tra i lunghi ripiani, in cerca di tomi. Strada obbligata, per giungere al salottino di Discordia.

    CRISTOBAL [Sala Comune - Salottino] Prendi coraggio, non stai facendo nulla di male dopotutto, sei semplicemente lì, come già accennato via missiva, per proporre un grande affare al Governo di Barrington. Ed un grande affare per te, non c'è bisogno di nasconderlo. Scivolano ora le mani dietro la schiena, per poi ricongiungersi in una posizione di riposo, mentre assumi...

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    Last Post by eilantia il 15 May 2015
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  3. SIETE COME UNA FIAMMA TROPPO VIVIDA

    AvatarBy eilantia il 15 May 2015
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    EILANTIA (Zona privata-Biblioteca Segreta)E' all'interno della piccola biblioteca dei tomi preziosi, posta al primo piano, accanto alle celle ove dormono gli scriba e gli ospiti della dimora. Si sta dedicando ad alcuni tomi, particolarmente preziosi. Con la mandritta sta spostando i volumi dal tavolino al centro alle varie scaffalature. La piccola stanza è completamente illuminata al lume di due grandi candelabri, ma ha lasciato la lignea aperta, per fruire anche dei bracieri del corridoio. Sembra sia scesa una notte eterna su Barrington ed inizia a domandarsi, se sia davvero l'inizio della fine, come le ha prospettato la maga. Indossa un abito color porpora, con lunghe maniche svasate, atto a combattere la temperatura che è scesa. Eppure è scollato, come è avvezza, in quel modo quasi indecente, che caratterizza i suoi vestiti. All'incavo del petto ha posto due gocce di essenza di rose, che si diffonde discreta intorno a lei. I gioielli e un'acconciatura tempestata di piccole ametiste completano il tutto. Naturalmente assieme ai suoi veleni, come sempre celati, tra le pieghe della sua gonna.

    OKTHAR [corridoio] Passi risuonano sul pavimento di pietra, ampie falcate dell'uomo che avanza nella penombra della biblioteca immersa nella notte di ritorno dalla sua ronda. Avvolto nel mantello come suo consueto - con spada e pugnale nascosti sotto di esso - protezione non bastevole a difenderlo completamente dalla pioggia che non accenna a placarsi e dall'umidità ed il freddo che essa porta con sé. Rimpiange forse l'estate il nordico, quella dell'isola sacra e della sua trascorsa gioventù. Ai suoi lati scorrono svariate porte chiuse, alle quali il gaelico lancia un'occhiata soltanto, assicurandosi che sia tutto in ordine. Si arresta però dinnanzi ad una di queste, l'unica aperta, facendo poi un passo in avanti e poi un altro oltre la soglia e lanciando uno sguardo all'interno. Fatica qualche istante ad abituarsi alla diversa illuminazione, finché non scorge la figura di Eilantia al suo interno. ''A lavoro fino a tardi, vedo...'' leggero sarcasmo nel tono altrimenti pacato, mentre lo sguardo va a posarsi sulla figura di lei.

    OKTHAR [zona privata-biblioteca segreta] La provocazione della donna arriva immediatamente, pronta e diretta, quasi cogliendolo di sorpresa malgrado potesse prevederlo. Accenna un sorriso ironico e divertito, poi ribatte pronto ''Allora deve essere stata davvero poca cosa...'' Nonostante tutto quel gioco sembra divertirlo, e divertire lei ovviamente, sebbene sia impossibile prevedere per quanto tempo ancora. Gioco pericoloso quello che ha scelto di condurre l'ex Guardiano della Notte - certo la notte, sempre parte di lui sebbene in forme diverse - che si trova a giocarlo con chi è molto più scaltro ed esperto, condannato quindi a perderlo e perire, presto o tardi. Compie quindi qualche altro passo all'interno, alternando lo sguardo tra ...

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    Last Post by eilantia il 15 May 2015
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  4. LEI E' EILANTIA

    AvatarBy eilantia il 15 May 2015
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    GHEOF -Esterno° Sala Musica- Piove. Piove tantissimo. Piove così forte che Goffredo fatica quasi a percepire i propri passi. Pozzanghere sporche d'una giornata lavorativa come tante dove galleggiano sui bordi delle strade i resti dell'ultima verdura invenduta, marcita. Vicoli bui resi ancora più oscuri dalle torce spente per via dell'acqua. Sì, è tutto un poco lugubre. Il mantello nero è zuppo così pesante che pare avere un sacco di juta piuttosto che un indumento. Apre la porta del palazzo del governatore senza difficoltà. Soffia verso l'alto nel vano tentativo di cacciare via dalla fronte i capelli che là si sono appiccicati. Occhi socchiusi, ciglia umide, stivali che hanno assorbito tutto l'umido. Sente freddo anche ai piedi. Il viaggio da Avalon fino a Barrington non gli ha dato un attimo di tregua. Pioggia su pioggia su pioggia. Eppure il volto non è contratto. Ne sono successe di cose importanti in questi pochi giorni dal suo arrivo. Ne sono successe di tutti i colori, dalle sfumature perlopiù grigiastre, nere, incolori anche. Ha una consapevolezza strana. Non è spaventato anche se dovrebbe esserlo dopo l'ultimo viaggio che ha affrontato. Un sogno? No, non lo era. Non era neppure un incubo. Tutto vero. Ah, anche un'altra cosa. Basta Aingeal, basta lacrime, basta. Adesso è libero di soffocare nelle sue paranoie da solo, di sprofondare con la testa nel lavoro, quello più materiale. Indubbiamente ha bisogno di concretezza, come adesso che afferra la maniglia del portone entrando di fretta dentro il palazzo del Governatore. Richiude con cura. Respira profondamente schiarendosi la gola subito dopo. La sua direzione è la sala della musica. Deve andare avanti. Deve vedere Eilantia e fare in modo che i suoi progetti, tenuti in sospeso da cose più grandi di lui. Adesso deve pensare al campanile. CAMPANILE. Niente di più. I passi si fanno appena più veloci. Non c'è nessuno a palazzo. Crede davvero che non ci sia nessuno. Solo, come al solito. Arrivato davanti alla porta questa volta non bussa. Forse lei è lì. O forse no. Va ad aprire senza bussare. Potrebbe anche trovarla impreparata. Potrebbe anche scoprirla in un momento poco opportuno. Non importa adesso, si scuserà se è necessario. In questo momento il suo cervello è sommerso in una bolla. Deve trovare chiarezza, occuparsi di cose che sa tenere a bada. Un attimo, respira Gheof. Fallo.]

    EILANTIA (stanza della musica) Discordia è nella sua stanza. Nonostante occorresse la sua presenza in biblioteca, l'intensificare del temporale l'ha fatta desistere. E' persa nella sua musica e si è concessa un intero meriggio di ballate, da suonare, cantare, variare...Perchè più passa il tempo, più le piace apportare delle piccole modifiche alle canzoni che ha appreso. Ed è quindi seduta sulla piccola poltroncina, con in mano due spartiti ed una piuma intinta d'inchiostro. La grande arpa la veglia come una Madre, mentre lei esita sul poggiare lo strumento di s...

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    Last Post by eilantia il 15 May 2015
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  5. SIETE PERICOLOSA E BELLISSIMA

    AvatarBy eilantia il 15 May 2015
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    OKTHAR [salottino] Completato l'ennesimo giro di ronda il nordico torna ancora una volta all'interno dell'edificio, cercando il conforto ed il calore delle mura che lo riparino dalla pioggia e dal vento. ''Nulla da riferire'' Annuncia quasi deluso alla sala vuota che ava ad esaminare con un rapido sguardo mentre ne percorre l'intera lunghezza. Detto questo si volta e si appresta a tornare sui suoi passi.

    EILANTIA (stanze private-salottino) E' stata nella stanza che conserva i libri preziosi della biblioteca. Si è dilettata, prendendo appunti, ed ora è scesa, dalla rampa di scale, pronta ad accedere alla sala comune. E' vestita di nero, con un abito di seta cruda molto scollato dalle maniche a sbuffo. Indossa i suoi gioielli e reca celati, tra le pieghe della sua gonna, i suoi veleni. Il crine è acconciato, in elfica foggia, e tempestato di piccole perle di fiume. La mandritta, con la piccola chiave, va ad aprire la lignea divisoria, e lei sbuca lentamente, chiudendosi l'uscio alle spalle, ed abituando lo sguardo alla luce dei bracieri e l'olfatto, all'odore di pergamena e di cera fusa. La piccola chiave richiude la porta e viene infilata nella tasca. Probabilmente la sua presenza, verrà percepita tempestivamente dall'uomo.

    OKTHAR [salottino] Vede aprirsi la porta - verso la quale era diretto - ed entrare l'elegante figura della donna dalla quale ha ricevuto quel suo nuovo incarico. Egli stesso avanza di qualche passo ancora prima di arrestarsi, limitandosi ad osservarla muoversi sicura all'interno della sala ingombra di pergamene e sapere. Incrocia le braccia al petto senza dire una parola e seguendo però gli spostamenti della donna, per rompere il silenzio solo dopo una lunga attesa. ''Controllate i vostri possedimenti, Rose?'' Domanda - e nel frattempo non potendo che domandarsi il motivo dell'ilarità suscitata nell'uomo incontrato poco prima. O meglio, in parte lo immagina... Al contrario di lei è vestito come la notte precedente - e probabilmente lo sarà anche la notte successiva, e quella dopo ancora - ad eccezion fatta del cappuccio già lasciato ricadere lungo la schiena. Se qualche strascico ha lasciato il precedente incontro al cimitero su di lui nessuno sembra ora visibile.

    EILANTIA (salottino) La voce di Okthar la riporta alla realtà. In effetti è poco avvezza ad avere compagnia la sera. Gli sorride gentilmente e gli sussurra suadente ''Ben trovato, ser Okthar...è un piacere vedervi...'' Nessun allusione a come si sono lasciati la notte innanzi, nè, men che mai, a quello che avrebbero invece fatto. Sembra comunque di buon umore la Rosa, ignara che la sua biblioteca sia stata teatro di un incontro così importante, dal quale è stata volutamente non messa al corrente ''Siete bagnato...'' Constata con un sorriso malizioso ''..magari mentre controllo i miei possedimenti, potere togliervi il mant...

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    Last Post by eilantia il 15 May 2015
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  6. SARO' LIETO DI METTERMI TOTALMENTE AL VOSTRO SERVIZIO

    AvatarBy eilantia il 14 May 2015
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    EILANTIA (salottino) Questa è la sera designata. Tra tutti gli incontri svolti, da quando è arciduchessa, è certamente il più inusuale. Se non si fosse incuriosita innanzi quella missiva quasi sfacciata e non avesse, infine apprezzato il cedimento dello sconosciuto, non si sarebbe di certo presentata, e men che mai lo avrebbe fatto sola. Indugia nel salottino della biblioteca, tra gli scrittoi >> illuminati alle flebile luce delle candele e le piccole poltrone, ove gli avventori più raffinati si concedono una lettura più riposante. I grandi bracieri sono accesi da dopo il tramonto. Due, ad illuminare l'ingresso e le sue nuove statue, ed uno, poco prima del salotto. Le scaffalature godono di una scarsa illuminazione, sia per salvaguardare le pergamene ed i tomi, che per evitare sprechi. Indossa un abito di seta cruda, che esalta le sue forme ed il suo pallore. Rubineo, come il sangue ed il fuoco, scollato, sia sul petto formoso che sulla schiena, s'apre ampio in tre gonne sovrapposte, di seta e pizzo. Indossa i suoi gioielli, compreso il medaglione nobiliare al collo. Reca celate, tra le pieghe della gonna, sul lato destro, i suoi veleni. Il suo crine è acconciato>>>>in elfica foggia, con una miriade di treccine nigree come la notte, raccolte in spirali, fermate al capo da fermagli di rubini, che splendono al fuoco delle torce. Il volto candido sembra intagliato nel marmo più prezioso, ed esalta lo sguardo profondo come l'abisso. Attende uno sconosciuto, ma il pericolo spesso giunge, da dove meno s'attende.

    WRIL [interno biblioteca>>Salottino][ Infinito. Nell’immobilità dei pensieri. Statua d’Adone celata tra gli scaffali della biblioteca. Apparentemente perfetto nella sua Dannazione. Maniacalmente bello. Quasi divino. Eccolo che ha passi lenti procede, dopo una lunga attesa tra le pagine di libri sfogliati, avanza alla ricerca di una presenza femminile. L’arciduchessa dovrebbe essere già lì ad attenderlo …ma egli puntuale ha aspettato il momento giusto, quello di chiusura, per mostrarsi a lei. Fa sentire la sua presenza il fantasma ma non si mostra ancora..cammina lentamente un passo dietro l’altro ed ognuno di essi riecheggia nel silenzio del luogo, così tanto che non si capisce da dove arriva . Il volto coperto per metà da una maschera che pare scolpita nel ghiaccio, avvolto nel suo scuro mantello prosegue tra uno scaffale ed un altro poi improvvisamente si ferma …celato dietro a tanti libri ad osservare la figura elegante e bella di Eilantia che intravede nel salottino adiacente. E’ ferma tra gli scrittoi… la sua schiena nuda richiama la sua attenzione ..]Dunque è vero quello che si dice di voi Arciduchessa Eilantia…[ la sua voce arriva come un tuono ..improvvisa all’Arciduchessa, prima ancora della sua figura che si mostra nel salotto uscendo allo scoperto.]Sid vobis ….[aggiungerebbe con un lieve inchino attendendo la risposta di lei].

    EILANTIA (salottino) Se era celato tra gli scaffali, di certo non lo ha veduto...

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    Last Post by eilantia il 14 May 2015
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  7. LUNE, LUPI E PIRATI

    AvatarBy eilantia il 14 May 2015
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    EILANTIA (sentiero-baia) Che cosa spinge Discordia a ripercorrere quei passi antichi, che la vedevano sovente su quella rena chiara? Ai tempi in cui Adham era vivo, e suo figlio giocava a fare il drago. Quelli in cui Mishar le faceva vedere i globi danzanti e Viron la corteggiava sotto il sole. Stringe a sè il manto nero, mentre avanza lungo il sentiero accennato tra le piante secche. Respira a fondo quell'aria dolce che sa di acqua e di alghe. Il cappuccio è alzato per proteggerla dal vento freddo che giunge da ovest. Immersa nei suoi pensieri lascia che la mente divaghi, concedendosi quella breve passeggiata. La rena, il bagnasciuga, e poi la rimessa delle barche. Al di là del lago: Avalon. Da quanto tempo manca dall'Isola? I passi iniziano a sprofondare nella rena umida. La mandritta sbuca dal mantello e porta un po' più in basso il cappuccio. Sotto è abbigliata con un abito di seta leggera, con corte maniche. Certamente non l'abbigliamento giusto per questo cambiamento di programma. Reca con sè i veleni, celati tra le pieghe della sua gonna, ed indossa tutte le sue gioie. La veste è color porpora, e soltanto un'occhio allenato potrebbe vedere la seta cruda sbucare dalla lana nigrea. I piccoli rubini che completano l'acconciatura sono celati, come il volto pallido, dai delicati lineamenti. La luna è quasi piena. Forse per questo si è invogliata a questa novità. Selene riflette sul lago quasi pregna, ed è una scena bellissima. La sabbia ora la fa sprofondare, e si sposta verso destra. Poco lontane le barche dondolanti, e poi il bosco. Forse una scelta azzardata, ma d'altronde, chi puo' incontrare? Un vampiro? Un mannaro? Li conosce quasi tutti...

    BLAZEN [ baia, pressi bosco oscuro, lago ] [ Forma Homid ] Non vi è più traccia della bestia. La rabbia è stata scaricata sotto lo sguardo crescente della Madre Luna. La furia non è immune alla purpurea traccia del sangue che è stata lavata via dalle acque nebbiose. Il corpo riemerge lentamente dall�acqua, il busto, scolpito come una statua di legno, palesa le striature di ogni fibra muscolare e il grande tatuaggio che lo fregia sembra rendere omaggio alla luce notturna. Completamente nudo si eleva dalle onde poggiando i piedi sulla riva. I ciottoli protestano mentre si ridispongono sotto il peso del teutone. Non si è allontanato molto dal punto dove ha lasciato vestiti ed equipaggiamento. La spada è piantata nel suolo, una lapide d�acciaio che brilla nella notte ed indica il punto esatto da raggiungere. Il passo ivi lo conduce. Libero dagli indumenti e da ogni vezzo umano, possente come se il Vanir controllasse ancora i movimenti. Socchiude le palpebre mentre il vento dell�ovest bacia di fresco la carne arrossata dallo sforzo. Inspira profondamente e racchiude la brezza nei proprio polmoni recuperando fiato e cercando di abbassare il ritmo cardiaco. Si avvicina al mucchio di vestiti e armamenti, sposta via la cintura d�arme e il pugnal...

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    Last Post by eilantia il 14 May 2015
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  8. SARA' UNA LUNGA NOTTE

    AvatarBy eilantia il 14 May 2015
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    BLAZEN [ Esterno, Atrio Biblioteca ] [ Forma Homid ] Una scia di fumo è l�orma odorosa che lascia dietro di sé. Vestito completamente di nero, il teutone è soltanto l�ennesima ombra che si aggira tra le case della vecchia città. Il silenzio è rotto dalla voce di un gatto che imita un neonato e da un vecchio carro che scricchiola sui ciottolo di una viuzza laterale. Inspira profondamente l�aria della notte, la Luna bacia di un pallido colore le nuvole che, spinte verso il lago, promettono pioggia alla terra. Osserva verso Nord, la direzione che il branco gli ha suggerito e proprio per questo si dirige verso la biblioteca. Un motivo più plausibile al proprio ego di una promessa dai seni sodi. Sul fianco sinistro la bastarda inguainata, il fodero ancora ingrassato e lucido digrigna contro la cintura d�arme. Le labbra stringono la pipa che, eterea e sottile, si allunga verso il mento superandolo di qualche cannella. Supera la soglia entrando in quel luogo che, a distanza di giorni, puzza ancora di muffa e di vecchio.

    EILANTIA (salottino) Discordia passeggia nel suo salottino, che a suo avviso profuma di pergamena, cuoio conciato e cera fusa. E' affaccendata come sempre, dopo il tramonto. La sua metodica scandisce queste giornate d'attesa, che altrimenti sarebbero intollerabili. Pensa a cosa si sono raccontate lei e Callista, la sera innanzi. Al suo progetto d'istruzione, così come prospettato anche dal Governatore.Riflette, ed intanto arrotola e sistema le pergamene. L'abito che indossa è appena più pesante, vista la giornata un po' più fresca delle precedenti. L'estate volge al termine, lo sente quando Selene si alza a rischiarare il cielo. La seta cruda ed il raso, sono sovrapposti per riparare più il corpo, e le spalline lasciano il posto a due mezze maniche svasate. Eppure non disdegna una scollatura assai generosa, che il bustino stretto non puo' che esaltare il tutta la sua morbidezza. Fruscia la veste sul pavimento pregiato e tintinnano lievi le piccole ametiste che reca sul capo, a raccoglier le treccine acconciate. Le sue gioie la impreziosiscono, così come i veleni celati, dovrebbero, in casi estremi, proteggerla.

    BLAZEN [Biblioteca , scaffalature - salottini ] [ Forma Homid ] Per la seconda volta si inoltra in quella foresta di tomi, non ne ha mai visti tanti riuniti e per raccontarli, non basterebbero mille anni intorno ad un fuoco. Mette a fuoco con lo sguardo un libro sulla parte più alta di uno scaffale [ sensi sviluppati : vista ] , sebbene riesca a vedere chiaramente le lettere non riesce a leggere le parole di un idioma sconosciuto. Scuote il capo mentre una zaffata di muffa sembra raggiungere le narici del mannaro, storce le labbra facendo issare d�istinto la pipa di qualche centimetro. Fortunatamente il mix di erbe sembra alleviare ogni tipo di odore che molti troverebbero rilassate e tipico delle biblioteche. Si guarda intorno e non riesce ancora a veder...

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    Last Post by eilantia il 14 May 2015
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  9. VIRON E' TORNATO

    AvatarBy eilantia il 14 May 2015
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    VIRON {Cripta-Nero Obelisco-pressi biblioteca} cosa ti spinge Immonda creatura a riprendere interesse per il mondo che pulsa oltre le fredde Mura della tua cripta? Cosa solletica la tua mente, in grado di lasciare alla psiche immortale di vagare nell�oscurità per trovare la via di quel corpo Morto e affamato? Cosa ti spinge a cercare le tue membra? Curiosità? Nostalgia? Noia? Notte, è la notte che l�accompagna, una notte fatta di ombre, di braccia oscure che sembrano avvolgere il Vampiro ad ogni passo. Passo che si presenta claudicante, passo lento, per nulla aggraziato, privo di qualsivoglia vanità mortale che potrebbe farlo apparire mortale tra i mortali. Questa notte l�immonda creature è nuda da ogni inganno. Mostra il corpo i segni della morte, del tempo che passa su di un essere come lui dedico solo alla dannazione. Sangue. Sangue è cio che cerca, cio che chiede, cio che brama. Gli occhi vitrei guizzano in ogni vicolo, in ogni ombra, occhi che han perso il dono di vedere nel buio come se fosse Giorno. Eppure è l�olfatto che lo Guida, quel naso che sbuca dall�ombra del cappuccio che ne ricopre le fattezze, che riesce a catturare qualche nota odorosa di vita, si sangue , perche per lui Il Sangue è Vita. Nei pressi della biblioteca ora muove l�immondo, e li che arresta il suo passo l�immortale, or che un odore colpisce le nari ancora sopite come la bramosia della sua anima ormai persa� Sarà davvero Lei? La Rosa? La Rosa nera?

    EILANTIA (salottino) Scorrono le ore quando si è impegnati. Nonostante sia giunta appena dopo il meriggio, si è dilettata in svariati lavoretti. Lascia, come sempre, per ultima, la sistemazione del piccolo salottino. La seta della veste fruscia lungo le scaffalature, mentre lei sistema le pergamene ed i tomi di cuoio odoroso. Le è sfuggita la cognizione del tempo, come accade sempre quando è in quel Tempio del sapere. Il viola cangiante della seta cruda, splende in riflessi d'ametista, alla luce delle torce. La scollatura azzardata è accompagnata da due esili trine di pizzo, che vanno dall'incavo del petto alle spalle pallide e vellutate. Indossa i gioielli e cela i suoi veleni, tra le pieghe della sua gonna. Il crine, stasera, è acconciato con sobrietà. Le treccine sono raccolte in uno cignon discreto, racchiuso in una rete d'argento ed ametiste. S'alza appena in punta di piedi e ripone un tomo, sospirando.

    VIRON {pressi biblioteca-Interno} volge il suo corpo verso la porta del regno del sapere, verso quel ligneo battente che sembra essere unico ostacolo tra lui e cio che potrebbe , ed è sicuro ci sia oltre lo stesso.il cappuccio nero come le ombre stesse ne nascondono le fattezze, cosi come il manto il corpo perennemente vestito di nero. Socchiude leggermente le palpebre, quasi un vezzo il suo che mantiene nel tempo, come un riflesso incondizionato di cio che un tempo fu. Se solo potesse in qualche modo provare rabbia e frustrazione, le...

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    Last Post by eilantia il 14 May 2015
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  10. CHI DI LINGUA FERISCE....

    AvatarBy eilantia il 14 May 2015
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    BLAZEN [Piazza, esterno palazzo del governatore ] [ Forma Homid ] Caos. Una sola parola riverbera nella mente del teutone. Come un�onda che si è propagata dalla voce di Variniel, il richiamo di un potere maggiore si è insinuato fin sotto la pelle del mannaro. Come un�infezione, la curiosità lo spinge verso il palazzo a cercare quella femmina che non ha incontrato in biblioteca. Indossa abiti di buona fattura, il cappuccio calato sul viso è un oscuro antro dove i lineamenti nordici e la folta barba nera trovano riparo. Avanza verso la porta e, passo dopo passo, l�enorme mole di muscoli si ferma sulla soglia. Tutto sembra tacere, anche il fodero della bastarda ha smesso di tintinnare al passo, agganciata al fianco mancino insieme ad un lungo coltello da caccia. Uno sbuffo di fumo. La brace che s�incendia ad ogni boccata dalla lunga pipa stretta tra le labbra. La mano destra che si solleva ad afferrare quello che sembra un anello da naso di un toro. Bussa violentemente [ potenza +2 ] per far risuonare la propria presenza lungo ogni pietra del palazzo.

    EILANTIA (stanza del trono-atrio) Attraversa l'ampio salone con passo deciso. Destinazione: la biblioteca. La mattina è stata dedicata alle solite amenità: allenamento con l'arpa e controllo della dispensa, per nuovi ordini. Resta, volente o dolente, l'unica dama di quella specie di palazzo guerriero. La mandritta sposta una treccina, sfuggita all'acconciatura. Si ode il delicato tintinnio dei piccoli rubini, che tempestano il crine. L'abito che indossa è color porpora, con un'ampia scollatura squadrata ed il corpetto assai attillato. Le sovraggonne ampie, evidenziano la vita sottile e le forme morbide. Le spalline strette di raso, la pelle candida e vellutata. Non reca un mantello con sè. Si fermerà per la notte tra i suoi libri. Giunge all'atrio poco illuminato ed appena umido. La mano ingioiellata s'appresta ad aprire l'ampia lignea. I suoi anelli, il medaglione nobiliare sul petto d'alabastro ed i veleni, celati tra le pieghe della gonna. Tutto quello che le occorre per evidenziare la sua femminilità...e restare viva. Un colpo secco e potente la blocca. Visite? Non per lei. A palazzo non ne riceve più. Scuote appena il capo ed apre allo sconosciuto, senza neanche chiedergli chi sia. Se ne occuperà il servitore, che già si sta muovendo alle sue spalle. Con un movimento aggraziato sposta la sbarra e reca a sè il portone, palesandosi alla vista del mannaro.

    BLAZEN [Piazza, esterno palazzo del governatore ] [ Forma Homid ] Il petto si gonfia regolarmente e, allo stesso modo, una serpe di fumo grigia arranca verso il cielo sfidando la brezza. Si volta verso destra e, quando il sole ricambia lo sguardo, le palpebre si socchiudono e una tela di piccole rughette si disegna agli angoli degli occhi. Sospira e sfila via dalle labbra il lungo becco della pipa osservando la piazza da quel punto di vista, sconosciuto e privilegiato...

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    Last Post by eilantia il 14 May 2015
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